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Costacurta avverte: il rigore di Inter-Liverpool può cambiare tutto nel panorama arbitrale

Costacurta ed il rigore di Liverpool Inter al centro del dibattito: l’ex difensore analizza l’episodio decisivo di San Siro e lancia l’allarme
Il rigore assegnato al Liverpool nella sfida di Champions League contro l’Inter continua a far discutere, a distanza di ore, non solo tifosi e addetti ai lavori, ma anche gli ex protagonisti del calcio italiano. L’episodio che ha deciso il match di San Siro resta al centro delle analisi televisive e delle riflessioni sul futuro dell’arbitraggio europeo. Tra le voci più autorevoli intervenute c’è quella di Alessandro Costacurta, ex difensore del Milan e della Nazionale, ospite negli studi di Sky Sport.
Costacurta è tornato sul contatto tra Alessandro Bastoni, difensore centrale nerazzurro, e Florian Wirtz, giudicato punibile con il rigore poi trasformato dai Reds. Un episodio che, secondo l’ex calciatore, rischia di avere conseguenze profonde sull’interpretazione dei falli in area da qui in avanti. L’Inter, infatti, stava gestendo con attenzione il finale di partita e sembrava avviata verso un risultato positivo, prima della decisione arbitrale che ha ribaltato tutto.
EPISODIO DECISIVO – «L’Inter stava riuscendo a portare a casa il risultato, quell’episodio del rigore cambierà un po’ tutto per quello che riguarda il panorama dell’arbitraggio», ha dichiarato Costacurta negli studi di Sky Sport.
Parole pesanti, che fotografano il clima di forte perplessità attorno a una decisione giudicata da molti eccessiva per l’entità del contatto. Il timore, ora, è che situazioni simili possano essere sanzionate con maggiore frequenza in futuro, modificando radicalmente il modo di difendere in area di rigore e aumentando il peso del VAR nelle decisioni più sottili.
Per l’Inter la delusione è doppia: da un lato la sconfitta che complica il cammino europeo, dall’altro la sensazione di aver visto sfumare un risultato utile per un episodio interpretato in modo estremamente severo. Costacurta, con le sue parole, sintetizza un sentimento diffuso: non si tratta più soltanto di un rigore, ma di un precedente che potrebbe davvero incidere sul futuro dell’arbitraggio.
