Cordoba: «Moratti viveva di calcio. Vi racconto il passaggio all’Inter»

L’ex difensore dell’Inter Ivan Cordoba ha parlato alla trasmissione Un rato con el Pibe: le sue dichiarazioni sull’approdo in nerazzurro

APPRODO INTER – «Al presidente Moratti piaceva vedere le partite. Viveva di calcio, metteva anche delle videocassette e gli piaceva guardare il calcio argentino. Quando arrivò Lippi, anzi ancor prima perché l’Inter lo aveva fatto già firmare sei mesi prima, disse che gli serviva un centrale. Il secondo di Lippi, di cui non ricordo il nome, venne a osservarmi due volte. In quelle due partite, questione del destino, feci anche gol».

ATTESA – «Per quindici giorni non accadde nulla. Io stavo comunque bene al San Lorenzo e vivevo felice con mia moglie, le dicevo: “Se non accade nulla, rimaniamo qui dove stiamo bene”. Ero vicino anche a rinnovare il mio contratto. Passarono otto giorni e riecco l’Inter. Cominciammo le negoziazioni, nel frattempo mia moglie rimase incinta, e ovviamente in questi casi cambia tutto. Lei però mi disse: “Tranquillo, vai avanti”. Sembrava fatta, avevamo stabilito cifre e tutto, poi però mi chiamò il mio agente: “Ivan, la cosa si sta complicando. Le cifre non quadrano per il San Lorenzo. Possiamo sistemare l’affare se rinunci al tuo premio”, che sarebbe stato di 7 milioni di dollari. Allo stesso tempo Ruggeri (dt del San Lorenzo, ndr) mi informò che mi voleva anche il Real Madrid, che avrebbe pagato al San Lorenzo 3 milioni in più e a me avrebbe offerto più soldi. Provarono a convincermi ma dissi di no, io in quegli anni guardavo solo il calcio italiano, dove giocava anche Faustino Asprilla: ero con la testa all’Inter e mi vedevo già in Italia. Mi confermarono che per far quadrare le cifre avrei dovuto rinunciare al premio per il trasferimento, perché l’offerta era quella, ma spiegai che con mia moglie avevamo già deciso per l’Inter. Così chiudemmo in due settimane»