Conte prima di Benfica Napoli: le parole del tecnico
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Conte prima di Benfica Napoli: le parole del tecnico dei partenopei circa infortuni, emergenza e svolta tattica

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Conte Napoli sulle difficoltà del momento: tra infortuni, rosa rinnovata e necessità numeriche, il tecnico racconta come ha tenuto il gruppo

Alla vigilia della sfida europea contro il Benfica, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato ai microfoni di Prime Video, affrontando i principali temi dell’attualità azzurra: dagli infortuni alla gestione del gruppo, fino al cambio tattico che ha portato la squadra a schierarsi con la difesa a tre.

Il momento non è semplice per il Napoli, falcidiato da problemi fisici che hanno colpito soprattutto il centrocampo. Conte ha sottolineato come questa situazione non fosse preventivabile a inizio stagione, ma ha anche evidenziato la risposta positiva del gruppo, chiamato ad affrontare un percorso pieno di ostacoli. L’allenatore ha ribadito l’importanza della mentalità e della compattezza nei momenti difficili, quando il vento smette di soffiare a favore.

INFORTUNI E MENTALITÀ«Sicuramente in un periodo molto difficile che non era onestamente preventivabile, perché quest’anno fin dall’inizio abbiamo avuto delle problematiche. La cosa buona è che i ragazzi hanno sempre risposto presente. Durante questi primi sei mesi ci sono stati momenti meno felici come a Eindhoven. È inevitabile che durante un percorso devi cercare sempre di migliorare, anche quando cadi devi cercare di ritrovare la giusta rotta».

Conte ha poi messo l’accento sul profondo rinnovamento della rosa, con ben nove innesti rispetto alla stagione precedente, un fattore che ha richiesto tempo per l’integrazione.

INTEGRAZIONE E NUOVI ARRIVI«Quest’anno c’è stato un innesto importante, nove nuovi calciatori rispetto alla passata stagione. Ci è voluto un po’ di tempo per integrarli e oggi stanno giocando tutti perché lo meritano. L’emergenza ci ha anche affrettato a trovare soluzioni. Navigare col vento in poppa è facile, quando il vento inizia a essere contrario è lì che hai bisogno di uomini e di qualcuno che indichi la rotta».

Il passaggio dalla difesa a quattro a quella a tre non è stata una scelta ideologica, ma una conseguenza diretta dell’emergenza numerica a centrocampo.

CAMBIO MODULO E NECESSITÀ«Devo essere onesto: noi siamo tornati a giocare a tre per una questione di obbligo, perché non abbiamo centrocampisti di ruolo. Ci sono rimasti Lobotka e McTominay che sono di ruolo e quindi abbiamo una necessità».

Conte ha poi spiegato come alcuni giocatori abbiano dovuto adattarsi forzatamente a ruoli non propri di partenza.

ADATTAMENTI E GIOVANI«Elmas è un jolly che sta facendo benissimo, è un ragazzo molto recettivo. Oggi con il problema che ha avuto anche Lobotka l’abbiamo catapultato. Abbiamo anche Vergara, un prodotto del vivaio, un ragazzo di belle speranze. Ma al di là di tutto ho dovuto trovare una soluzione per una questione proprio numerica. Chi si è infortunato a centrocampo, a parte Lobotka, ce ne vorrà ancora un bel po’, quindi dobbiamo sperare che non succedano altre cose».

Le parole di Conte restituiscono l’immagine di un Napoli in piena emergenza, ma ancora compatto e determinato a non perdere la rotta. La sfida del Da Luz contro il Benfica arriva dunque in un momento delicato, ma anche carico di significato per misurare la resilienza degli azzurri.

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