Hanno Detto
Conferenza stampa Chivu pre Bologna Inter: «Forse non meritiamo di stare qua, questo torneo per noi è un regalo! Vi spiego come mai siamo arrivati soltanto ieri e come sta Calhanoglu»

Conferenza stampa Chivu pre Bologna Inter: le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana a Riad
La conferenza stampa di Cristian Chivu alla vigilia di Bologna Inter, match valevole per la semifinale della Supercoppa Italiana 2025/26 che si disputerà anche quest’anno a Riad, in Arabia Saudita: queste le parole del tecnico nerazzurro. La conferenza avrà inizio alle ore 12:30, noi di InterNews24 la seguiremo live.
SE C’E’ LA SENSAZIONE ALL’INTERNO DEL GRUPPO CHE QUESTA SIA L’OCCASIONE PER METTERSI ALLE SPALLE IL PASSATO? – «E’ un trofeo che si può vincere con due partite. Dall’inizio ci siamo riproposti di battere colpo su colpo, di giocare sempre con voglia, ambizione e determinazione. Questa squadra può crescere ancora, ha l’ambizione giusta per portare avanti il percorso. Forse non meritiamo di essere qua, approfittiamo del nuovo format della Supercoppa. Questo mini-torneo è un regalo per noi e per il Milan, se siamo qua ce la giochiamo fino in fondo».
UN GIORNO IN MENO DI RECUPERO, IN CASO DI FINALE, PUÒ CAMBIARE? E CALHANOGLU COME STA? – «Calhanoglu oggi si è allenato, è a disposizione del gruppo. Da valutare se dall’inizio o a gara in corso. Sul giorno in meno o in più, ormai siamo abituati, pensiamo alla partita di domani, è la cosa più importante».
PERCHÉ LA SCELTA DI ARRIVARE IN ARABIA SAUDITA SOLO UN GIORNO PRIMA DELLA FINALE? – «Sapevamo che avrebbe fatto freddo. E’ una scelta. Addirittura avevo chiesto di arrivare oggi, mi è stato detto che sono sei ore di volo e due di fuso, abbiamo deciso di arrivare un giorno in anticipo».
COSA NEL BOLOGNA METTE IN DIFFICOLTA’ L’INTER? COSA PUO’ CAMBIARE VINCERE UN TROFEO DOPO POCHI MESI PER UN ALLENATORE? – «A me non cambia niente, io non sono a caccia di reputazione. Sono felice per loro. Mi godo la nostra crescita, quello che stiamo cercando di far vedere in giro per l’Europa e per l’Italia, perché sono bravi e perché meritano tanto per quel che rappresentano dal punto di vista umano. Abbiamo la voglia e la consapevolezza di cosa vogliamo e possiamo fare, la mettiamo tutta, 7 giorni su 7. Solo così si costruiscono squadre che avranno poi la possibilità di vincere trofei. Il Bologna non è una squadra scomoda solo per l’Inter, ma un po’ per tutti. Lo era prima con Thiago Motta, con Sinisa ancora prima, lo è tutt’ora con Italiano. Hanno energia, hanno modo di fare determinate cose che possono mettere in difficoltà chiunque se non pareggiano la loro intensità».
3 FINALI PERSE? – «Non mi risulta che abbiamo perso tre finali, una e basta. Per me è un piacere e un onore allenare un gruppo come loro, si sono messi in gioco nonostante un po’ di amarezza e hanno lavorato sodo, è un gruppo unito, ha tanta voglia da offrire e vedere. Il gruppo è affamato, vuole vincere trofei. Noi come staff abbiamo fatto del nostro meglio per riportare entusiasmo e autostima, ma anche gioia per questo gioco. Il calcio è anche bastardo certe volte quando si perde immeritatamente ma si deve uscire sempre a testa alta fuori dal campo. Sappiamo l’impegno che mettiamo tutti i giorni e quello che vogliamo creare per il futuro».
SCONTRI DIRETTI DA MIGLIORARE? – «Anche la Roma è uno scontro diretto che non viene mai nominato, non dobbiamo dimostrare niente. Sappiamo quella che è l’insidia di una partita a prescindere dall’avversario, poi per vincere bisogna meritarselo. Dobbiamo dare il massimo di quello che abbiamo, perché nessuno ci regala nulla. Si esce vincitore o sconfitto ma lo si deve fare a testa alta perché si è fatto di tutto per portarla a casa. Di sicuro a noi non manca la voglia di vincerle tutte ma non è mai semplice. Quello che è accaduto l’anno scorso con il Milan è il passato, cercheremo di passare il turno col Bologna, poi si vedrà».