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Compagnoni esalta la squadra di Chivu: «Ferocia impressionante, candidata numero uno allo scudetto»

Compagnoni, analizza la prova dell’Inter dopo il netto 4-0 rifilato al Como: convinzione, qualità e un messaggio forte al campionato
La vittoria dell’Inter contro il Como, un 4-0 netto e ricco di contenuti tecnici, ha ulteriormente consolidato la sensazione di una squadra in crescita costante sotto la guida di Cristian Chivu, tecnico capace di dare identità e aggressività a un gruppo che sta trovando continuità. Il successo ha confermato anche l’ottimo momento dei suoi protagonisti: Lautaro Martínez già a quota 7 gol, Hakan Calhanoglu a 6, e Federico Dimarco con 6 assist stagionali.
A Sky Sport, il telecronista Maurizio Compagnoni ha analizzato a fondo la prestazione dei nerazzurri, sottolineandone forza e prospettive.
DIMOSTRAZIONE DI FORZA – «La dimostrazione di forza è stata impressionante. Mi chiedevo: com’è possibile che questa squadra abbia perso 4 partite in 13 giornate? L’unica vera gara sbagliata è stata quella contro l’Udinese. Nelle altre tre sconfitte, la fortuna non ha assistito l’Inter. Ha giocato bene e avrebbe potuto ottenere molto di più».
Per Compagnoni, dunque, i numeri non restituiscono del tutto il valore reale dei nerazzurri, che sul piano del gioco stanno offrendo certezze.
FAVORITA PER LO SCUDETTO – «Credo che la squadra di Chivu sia la candidata numero uno per lo scudetto. Il Napoli è a ridosso e potrebbe esserci anche un terzo incomodo come il Milan, ma le grandi favorite sono Inter e Napoli».
Il giudizio è netto: l’Inter, pur con qualche inciampo iniziale, ha dimostrato di avere un potenziale superiore alla concorrenza.
QUALITÀ E FEROCIA – «Questa vittoria è arrivata contro un Como che ha giocato a viso aperto, ma credo che giocando in quel modo l’Inter avrebbe vinto anche contro le squadre che fanno barricate. C’era qualità, velocità, fantasia, imprevedibilità e una ferocia impressionante nell’aggressione».
Parole che confermano la percezione generale: l’Inter, quando riesce a impostare la gara sui suoi ritmi e sulla propria intensità, diventa quasi ingiocabile per chiunque.
Compagnoni chiude riconoscendo un aspetto chiave: la capacità di adattarsi a contesti diversi. Se la squadra riuscirà a mantenere questa spinta anche contro chi si difende a oltranza, potrà davvero prendere il largo in classifica.
