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Chivu vola col suo attacco al top, dai muscoli di Pio ai sorrisi di Thuram: c’è un dato che colpisce rispetto al passato

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Chivu vola col suo attacco al top, dai muscoli di Pio ai sorrisi di Thuram: c’è un dato che colpisce rispetto al passato. I numeri

“Ma quanto siamo forti?”. Se l’esultanza muscolare di Francesco Pio Esposito contenesse un messaggio, dopo la frustata che ha definitivamente annientato il Venezia in Coppa Italia, sarebbe proprio questo. Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, quando l’Inter apre i “rubinetti del gol”, la sensazione di potenza è disarmante. Certamente la cinquina rifilata ai lagunari va parametrata al livello dell’avversario, presentatosi a San Siro con molte riserve in vista della Serie B, ma i gesti tecnici restano significativi e suonano come una minaccia concreta agli occhi della concorrenza. Nessuno in Italia, al momento, sembra disporre di un attacco così attrezzato e articolato.

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Quattro punte vere: il sorpasso sulla gestione Inzaghi

Non sorprende che Pio Esposito, già a bersaglio in tutte le competizioni stagionali (Serie A, Champions, Coppa Italia e Nazionale), sia stato accolto in panchina dai compagni ammirati, che ne imitavano la postura in stile “Hulk”. La riconoscibilità e l’affidabilità di Esposito e di Ange-Yoan Bonny, emerse allenamento dopo allenamento, sono la vera garanzia per il futuro della Beneamata. Le alternative alla coppia titolare formata dal capitano Lautaro Martinez e dal francese Marcus Thuram sono talmente rassicuranti da permettere a Cristian Chivu di giocare con le formazioni e le sostituzioni senza perdere qualità. Un lusso che, nella scorsa stagione, il predecessore Simone Inzaghi non aveva: volgendo lo sguardo verso la panchina, trovava un talento ormai attempato come Arnautovic o profili che non hanno inciso come Taremi e Correa.

I numeri: 45 gol totali, il 55% porta la firma degli attaccanti

Le statistiche offensive premiano il lavoro del tecnico rumeno: rispetto alle prime 19 partite della scorsa stagione, l’Inter ha segnato 45 reti, ovvero 5 in più. Ma il dato che colpisce maggiormente è l’incidenza dei quattro centravanti sul raccolto complessivo. Dei 45 gol totali, ben 25 sono arrivati dal reparto avanzato: Lautaro (10), Thuram (7), Bonny (5) ed Esposito (3). Si tratta del 55% del fatturato, nonostante la squadra sia una vera cooperativa del gol che ha già mandato in porta 13 calciatori diversi. L’ultimo della lista è stato Andy Diouf, che ha aperto il festival del gol contro il Venezia, confermando che il meglio, per i nerazzurri, succede sempre qualche metro più avanti.

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