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Chivu alla vigilia di Inter Liverpool: «Non metto muri, costruisco ponti»
Chivu ha preparato i suoi ad un’ardua sfida contro il Liverpool! Le ultime sulla sfida di Champions League di domani
L’Inter è pronta a tornare protagonista in Champions League. Domani sera a San Siro arriva il Liverpool per una sfida che pesa tantissimo nella corsa agli ottavi di finale. Alla vigilia del match ha parlato Cristian Chivu, allenatore nerazzurro, che ha toccato tutti i temi principali: avversario, condizione della squadra, infortuni, gestione mentale e identità tattica.
INTENSITÀ DEL LIVERPOOL – «Il Liverpool fa dell’intensità il suo motto. Slot sta cercando di mantenere questo aspetto, hanno iniziato bene la stagione, poi hanno avuto momenti di difficoltà ma sono costruiti per questo tipo di partite. Sappiamo cosa portano in campo, il loro valore individuale e collettivo. Il calcio in Inghilterra è diverso».
Il tecnico ha poi spiegato perché non sempre è possibile replicare lo stesso atteggiamento visto contro il Como.
GESTIONE DELLE PARTITE – «Tutto è replicabile, ma dipende dalla partita, dalle energie e dall’atteggiamento dell’avversario. Giocando ogni tre giorni bisogna capire quando spingere e quando rifiatare. Le pressioni si fanno con un’idea ben precisa, senza voler perdere l’equilibrio».
Chivu ha ribadito con forza anche il valore europeo dell’Inter.
VALORE DELL’INTER IN EUROPA – «A parole è tutto facile, sulla lavagna è tutto facile. Poi però devi portare in campo quello che dici. Sappiamo la qualità del Liverpool, ma siamo consapevoli anche di quello che possiamo dare noi. Abbiamo rappresentato l’Italia in Europa in questi anni: due finali di Champions non si raggiungono così facilmente».
Sull’assenza ormai certa di Mohamed Salah, il tecnico non cambia impostazione.
CASO SALAH – «Sappiamo cosa rappresenta per loro, quello che ha dato al calcio in questi anni. Ma hanno altri giocatori che tengono alto il livello della squadra. Noi dobbiamo lavorare come gruppo, non come singoli».
Capitolo difesa e indisponibili.
CONDIZIONI DI AKANJI E ACERBI – «Akanji oggi non si è allenato perché non stava bene, vediamo domani. Acerbi è il difensore con più minuti di tutti, ma recupera molto in fretta e può giocare tranquillamente ogni tre giorni. Bisseck sta mostrando quello che ci aspettavamo».
Sui calci piazzati, Chivu ha chiarito il cambiamento.
ZONA MISTA – «Era presente anche prima, ora però andiamo più sulla marcatura vera e non solo sul disturbo».
Sugli esterni infortunati.
DUMFRIES E DARMIAN – «Sono ancora fuori. Darmian a breve inizierà la riatletizzazione, Dumfries sta lavorando in palestra senza caricare la caviglia. Cammina senza dolore, ma servirà ancora tempo».
Sull’obiettivo qualificazione diretta.
OBIETTIVO OTTAVI – «È l’obiettivo di tutti evitare i playoff, ma dobbiamo essere pronti anche nel caso in cui dovessimo passarci. Stiamo ruotando molto per tenere tutti pronti».
Infine, il passaggio più significativo sulla gestione del gruppo.
MENTALITÀ E SPOGLIATOIO – «Non metto muri, costruisco ponti. Alcuni giocatori apprezzano questo cambiamento, magari a volte sono confusi, ma il caos responsabilizza. Se chiedessi a Thuram di fare il centrocampista lo farebbe senza problemi. I nuovi mi hanno dato massima disponibilità, anche quando da fuori non si vedono cose belle ma fondamentali per il lavoro della squadra».
Chivu ha poi chiuso con un messaggio chiaro sulla reazione del gruppo nei momenti difficili.
REAZIONE DELLA SQUADRA – «Nel quotidiano lavoriamo per superare certi momenti, migliorare e diventare più forti. La squadra reagisce sempre».
L’Inter arriva così alla notte europea con fiducia, consapevolezza e un’identità sempre più definita. Contro il Liverpool serviranno equilibrio, intensità e personalità, ma il percorso intrapreso dalla squadra nerazzurra appare chiaro.
