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Chivu Inter, strategia azzeccata contro il Como: pressing, trappole e dominio totale

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Chivu Inter racconta una vittoria costruita con idee chiare, pressione alta, gestione del possesso e uso intelligente delle corsie

C’è ancora molto dell’Inter di Simone Inzaghi nella squadra attuale, ma i principi di Cristian Chivu, allenatore romeno alla guida dei nerazzurri, stanno diventando sempre più riconoscibili. Contro il Como sono stati proprio questi a fare la differenza. A partire dalla scelta di passare alla zona mista in difesa sui calci piazzati, che ha garantito maggiore solidità, fino all’impostazione tattica aggressiva e verticale.

L’Inter ha sorpreso Cesc Fabregas, tecnico spagnolo dei lariani, con una pressione alta costante e verticalizzazioni rapidissime, talvolta persino troppo immediate, vista qualche imprecisione di troppo. I nerazzurri hanno volutamente lasciato il possesso agli ospiti, che per tutto il primo tempo non sono riusciti a trasformarlo in vere occasioni. L’atteggiamento eccessivamente offensivo del Como è stato sistematicamente punito, con Fabregas che è finito dentro la trappola preparata da Chivu.

In avvio le voragini si sono aperte soprattutto al centro: su tutte l’occasione di Nicolò Barella, centrocampista italiano instancabile e dinamico, murato da Butez a tu per tu. Poi, una volta serrate le maglie in mezzo, l’Inter ha iniziato a sfondare con continuità sulle fasce, trovando la chiave definitiva per spaccare la partita.

Ed è qui che entra in scena Luis Henrique, esterno brasiliano che per la prima volta ha mostrato appieno le sue qualità. Con uno scatto devastante ha fatto il vuoto sulla corsia, ha puntato l’area e ha servito a Lautaro Martínez, capitano argentino e riferimento offensivo, l’assist perfetto per il gol dell’1-0. Da quel momento in poi il brasiliano si è letteralmente sbloccato, continuando a imperversare per tutta la gara e soffrendo pochissimo anche in fase difensiva.

Il poker firmato anche da Marcus Thuram, attaccante francese potente e devastante negli strappi, da Hakan Çalhanoğlu, regista turco preciso e letale dalla distanza, e da Carlos Augusto, esterno mancino di spinta, certifica un dominio mai realmente in discussione. L’Inter ha punito ogni sbilanciamento del Como, gestendo tempi, spazi e ritmi con maturità.

Il risultato finale non è solo un 4-0 pesante, ma la fotografia perfetta di una squadra che ha assorbito l’eredità di Inzaghi e sta sempre più prendendo l’impronta di Chivu. Una squadra che vola in vetta (+2 rispetto al 2024), in attesa delle altre, con una certezza ormai evidente: la nuova Inter sa vincere anche con la strategia.

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