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Chivu Inter, il tecnico mette mano alla difesa già contro la Juve: ma Akanji non basta!

Chivu Inter, il tecnico mette mano alla difesa già contro la Juve: ma Akanji non basta! Il piano d’azione per dare una sterzata alla squadra
La pausa per le Nazionali ha offerto il tempo per analizzare i dati difensivi dell’Inter, e le statistiche non sorridono alla squadra di Cristian Chivu. Tra Mondiale per Club e Serie A, i nerazzurri hanno disputato sei partite dall’arrivo del tecnico romeno in panchina, subendo sei reti: una media che conferma i problemi già emersi nella passata stagione.
In questo quadro, Alessandro Bastoni rappresenta l’unica certezza. Il centrale mancino classe 1999 rimane il leader tecnico della retroguardia, mentre il giovane Yann Bisseck, difensore tedesco del 2000, continua a commettere errori di inesperienza che hanno già inciso sui risultati. A complicare il quadro c’è l’età avanzata di due pilastri come Francesco Acerbi e Stefan de Vrij, entrambi oltre i trent’anni, che costringe la società a guardare anche al futuro. A parlarne è la Gazzetta dello Sport.
Inter, Acerbi atteso dal test contro la Juventus
La sfida contro la Juventus rappresenta un banco di prova fondamentale per Acerbi. Il difensore, 37 anni, ha faticato nel corpo a corpo con Davis nell’ultima sconfitta contro l’Udinese e ora si prepara a un nuovo duello fisico con Jonathan David, attaccante canadese arrivato in estate a Torino. Il centrale azzurro è noto per esaltarsi nei grandi confronti – basti pensare alle battaglie vinte contro bomber come Erling Haaland, Romelu Lukaku e Moise Kean – ma le incognite legate alla sua tenuta fisica restano.
Chivu ha potuto lavorare con lui durante la sosta e non ci saranno alibi: sabato allo Stadium si capirà se Acerbi è ancora il guerriero insuperabile che conosciamo. In caso contrario, non è escluso che lo stesso Akanji, nuovo innesto svizzero arrivato dal Manchester City, venga spostato rapidamente al centro della retroguardia per dare più solidità.
Inter, la difesa deve tornare da scudetto
Per tornare competitivi ai massimi livelli servirà un impegno corale: non solo dei titolari, ma anche delle alternative. Dopo gli ultimi due derby d’Italia chiusi con cinque gol incassati complessivi, la sfida di sabato può diventare la partita della svolta. L’Inter è chiamata a ricostruire il muro difensivo che negli anni scorsi era stato la sua arma vincente.
