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Chivu Inter, ecco il segreto della rivoluzione: così ha rimotivato la squadra

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Chivu Inter, le prime indicazioni dopo l’inizio di stagione dei nerazzurri in Serie A e Champions League. Tutti i dettagli in merito

La rivoluzione “soft” avviata da Cristian Chivu all’Inter inizia a produrre i primi effetti concreti. Dopo le due sconfitte consecutive contro Udinese e Juventus, la squadra ha cambiato marcia, ritrovando compattezza, intensità e risultati. Come sottolineato da La Gazzetta dello Sport, il nuovo tecnico nerazzurro ha imposto un approccio più moderno e partecipativo, capace di coinvolgere l’intero gruppo e di spezzare le consuetudini consolidate durante la precedente gestione.

La novità più significativa introdotta da Chivu riguarda la gestione delle formazioni titolari. Se fino a pochi mesi fa la squadra poteva essere quasi recitata a memoria, oggi nemmeno Lautaro Martinez e i senatori sanno con certezza se partiranno dal primo minuto. L’allenatore rumeno preferisce mantenere alto il livello di attenzione di tutti, svelando la formazione definitiva solo tre ore prima del calcio d’inizio. Una scelta non casuale, ma frutto di una precisa filosofia gestionale: creare competizione interna sana e impedire che qualcuno possa sentirsi “intoccabile”.

Rotazioni, sostituzioni mirate e nuovi stimoli per tutto il gruppo

Non è però l’unico aspetto su cui Chivu ha lavorato. L’altro punto cardine della sua gestione riguarda le sostituzioni. Il tecnico non segue più schemi rigidi o abitudini prestabilite: i cambi dipendono esclusivamente dai momenti della gara. Non è automatico che un giocatore ammonito venga sostituito, così come non è detto che le rotazioni seguano un copione fisso. L’obiettivo è valorizzare ogni elemento della rosa, stimolare la concentrazione e far sentire tutti parte del progetto.

Lo stesso Federico Dimarco, che nelle scorse settimane aveva espresso il desiderio di incidere per tutti i 90 minuti, rappresenta il simbolo di questa nuova mentalità. Chivu alterna i suoi uomini con equilibrio, consapevole che tra Serie A, Champions League e Coppa Italia lo spazio non mancherà per nessuno. Anche episodi di lieve tensione – come il malumore di Denzel Dumfries dopo una sostituzione anticipata contro la Cremonese – vengono interpretati come segnali di fame e competitività.

In sostanza, la “rivoluzione tranquilla” di Chivu sta trasformando l’Inter in un gruppo più flessibile, unito e pronto a reagire. Una gestione moderna, costruita su meritocrazia e partecipazione, che sta restituendo ai nerazzurri ritmo e fiducia. I risultati delle ultime settimane lo dimostrano: la squadra è tornata a correre, e soprattutto a credere nel proprio allenatore.

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