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Chivu Inter, la rabbia del tecnico dopo il KO con la Juve e quell’errore che si ripete ciclicamente: c’è un argomento sul quale batterà nei prossimi giorni con la squadra
Chivu Inter, la rabbia del tecnico dopo il KO con la Juve e quell’errore che si ripete ciclicamente: c’è un argomento sul quale batterà ad Appiano
Dopo la sconfitta per 4-3 contro la Juventus, Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha espresso dure critiche alla sua squadra. Nonostante il vantaggio iniziale dei nerazzurri, la squadra ha subito un blackout negli ultimi minuti, regalando la vittoria ai bianconeri. In particolare, come rivelato da Calciomercato.com, Chivu ha puntato il dito contro alcuni errori difensivi e un atteggiamento superficiale da parte dei suoi giocatori, un problema che si era già manifestato nella sconfitta contro l’Udinese. La squadra è ora a -6 dalla vetta della classifica, e la preoccupazione è alta, soprattutto per la media di gol subiti: sei in tre partite, troppi per chi ambisce a lottare per il titolo.
Il caso Akanji e l’approccio alla partita
Un esempio emblematico di questi errori è stato Manuel Akanji, arrivato da poco dal Manchester City, che ha perso la marcatura su Lloyd Kelly, consentendo alla Juve di segnare il gol del vantaggio. Chivu ha parlato di “concretezza” e ha sottolineato come le disattenzioni siano un segnale evidente di un problema persistente nell’approccio della squadra. Il tecnico ha criticato l’atteggiamento generale, invitando i suoi a non concentrarsi su giocate esteticamente belle, ma su azioni decisive che possano realmente fare la differenza in campo.
L’intervento di Chivu e la necessità di un cambiamento
Nel post-partita, Chivu ha spiegato che la squadra deve cambiare mentalità, soprattutto in momenti cruciali della partita. Il tecnico rumeno ha affrontato il tema in modo diretto nello spogliatoio, arrabbiandosi per alcuni episodi che richiedevano maggiore agonismo. Secondo Chivu, la squadra non può permettersi di trotterellare o di essere troppo soddisfatta del proprio gioco, soprattutto quando non si ha il controllo della partita. Il passato, con la recente delusione in Champions League, deve essere messo da parte: ora è il momento di lavorare sulla mentalità e sulla testa dei giocatori, per evitare che convinzioni errate possano compromettere ulteriormente la stagione.
