News
Chivu Inter, c’è un grande problema che la squadra si porta con sé da Inzaghi: e non riguarda solo i big match!

Chivu Inter, c’è un grande problema che la squadra si porta con sé da Inzaghi: e non riguarda solo i big match! Dati preoccupanti
La sconfitta interna contro il Liverpool ha lasciato in eredità molto più delle semplici polemiche arbitrali. Se il rigore concesso ai Reds ha fatto discutere, in casa Inter c’è un’ombra tattica e mentale che preoccupa ben più delle decisioni del direttore di gara: la cronica incapacità di gestire i minuti finali. Come sottolinea l’analisi odierna di Tuttosport, la squadra guidata da Cristian Chivu sembra soffrire di una sindrome da “blackout” che si manifesta puntualmente quando il cronometro si avvicina al novantesimo, specialmente nei big match che stanno diventando un vero e proprio tabù.
I numeri della crisi: 2025 anno orribile nel finale
I dati raccolti dal quotidiano torinese sono impietosi e fotografano una fragilità strutturale. Nell’anno solare 2025, la Beneamata ha subito ben 20 gol dal minuto 75 in avanti. Questo dato rappresenta circa il 30% del totale delle reti incassate nell’anno che sta per concludersi. Una tendenza confermata anche in questo avvio di campionato: dei 13 gol presi finora, quattro sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora.
Se in termini assoluti questo numero potrebbe sembrare fisiologico (simile a quello di Juventus o Atalanta), il confronto con le dirette concorrenti per lo Scudetto è allarmante. Peggio dei campioni d’Italia, in termini assoluti, hanno fatto solo squadre di bassa classifica come Hellas Verona, Parma, Cagliari e Udinese. Le rivali dirette come Milan, Napoli e Roma vantano statistiche decisamente migliori nella gestione del risultato. Ciò che colpisce è l’incidenza percentuale: dato che l’Inter vanta una delle migliori difese del torneo, il fatto che tanti gol arrivino alla fine indica un calo di concentrazione grave. Solo il Verona (38%) e la Roma (37%) hanno una percentuale di incidenza peggiore negli ultimi 15 minuti.
I precedenti dolorosi: da Pedro a Orsolini
Questa propensione a “staccare la spina” non è una novità della gestione Chivu, ma sembra un’eredità non risolta delle stagioni precedenti. Già lo scorso anno, i nerazzurri avevano chiuso con il 34% dei gol subiti nel finale (12 su 35). Una statistica che si traduce in punti persi e trofei sfumati. I tifosi ricordano bene come queste amnesie siano costate care: dal Gol Pedro, l’attaccante spagnolo della Lazio, che ha pesato sulla corsa scudetto, fino alle reti decisive di Philip Billing in Napoli-Inter e di Riccardo Orsolini, esterno offensivo del Bologna. Episodi che si ripetono ciclicamente e che, come accaduto con il Liverpool, rischiano di compromettere la stagione.