Chivu Inter, numeri da scudetto: «Segniamo in ogni modo»
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Chivu Inter, numeri da scudetto e identità chiara: «Segniamo in ogni modo»

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Chivu Inter fotografa una squadra completa e letale in zona gol: dati offensivi impressionanti, gestione dei momenti della partita e la mentalità

Questa Inter segna in ogni modo e i numeri certificano una superiorità offensiva che nessun’altra squadra in Serie A riesce ad eguagliare. I nerazzurri hanno già realizzato 24 gol dall’interno dell’area di rigore e 6 da fuori, primato assoluto in entrambe le categorie. Un dato che racconta una squadra capace di colpire sia con la manovra nello stretto sia con le conclusioni dalla distanza. Dopo il 4-0 rifilato al Como, Cristian Chivu, allenatore romeno dei nerazzurri, ha analizzato con lucidità una prestazione che ha confermato maturità, intensità e varietà offensiva.

GOL«Sono contento del terzo gol per l’aggressività di Barella e di Calhanoglu più l’agonismo di Lautaro. Il quarto è merito di chi ha qualità: di esterni che sanno mettere una palla in mezzo e di chi sa chiudere un traversone».

Chivu mette in evidenza i dettagli che fanno la differenza: la pressione alta dei centrocampisti, la fame del capitano argentino e la qualità sugli esterni, armi che stanno rendendo l’Inter una macchina da gol estremamente difficile da contenere.

PRIMO TEMPO«Abbiamo speso tanto. Agonismo e scatti importanti, poi ci siamo abbassati un po’ a rifiatare. Potevamo gestirla meglio e l’abbiamo fatto come volevamo nel secondo tempo, abbiamo accettato il loro palleggio con umiltà e il loro dominio in alcune fasi per poi colpire in contropiede».

L’allenatore nerazzurro riconosce come l’Inter abbia spinto fortissimo nei primi quarantacinque minuti, pagando qualcosa in termini di lucidità. Ma la gestione della ripresa è stata da squadra matura, capace di attendere e colpire con freddezza nel momento giusto.

PERFEZIONISMO«Avrei voluto palleggiare un po’ di più, abbiamo avuto sempre fretta di verticalizzare. Ci voleva un po’ di serenità per trovare le giocate giuste e nella ripresa in ripartenza ci siamo riusciti».

Anche dopo una vittoria larga, Chivu non nasconde il suo spirito da perfezionista: l’obiettivo resta migliorare la gestione del possesso e aumentare la qualità delle scelte negli ultimi trenta metri.

FABREGAS«Non sono a caccia di reputazione, a me interessa soltanto l’Inter e mantenere ordine e disciplina nel quotidiano per raggiungere i nostri obiettivi».

Il tecnico allontana qualsiasi lettura personale della sfida con Cesc Fabregas, riportando tutto sull’unica priorità: il percorso dell’Inter. Una linea chiara, coerente con la mentalità che sta costruendo giorno dopo giorno.

Missione compiuta, dunque, per una squadra che continua a vincere con numeri, gioco e personalità, confermandosi sempre più solida anche nella gestione emotiva delle partite.

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