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Chivu Inter difende il gruppo: «Danno l’anima per il club e per i tifosi»

Chivu Inter difende la squadra dopo il 4-0 al Como con parole forti e cariche di significato: tutela dei singoli, fiducia nei giovani
Non è solo una vittoria netta, non è soltanto un 4-0 che vale la vetta per una notte. Per Cristian Chivu, allenatore romeno dell’Inter, il successo contro il Como è soprattutto la conferma di un percorso umano prima ancora che tecnico. Il tecnico nerazzurro ha voluto metterci la faccia in difesa dei suoi calciatori, ricordando le difficoltà attraversate negli ultimi mesi e le critiche che hanno accompagnato l’estate.
DIFESA DEL GRUPPO – «Questi ragazzi hanno voglia di migliorarsi, capiscono i momenti, sanno cosa devono aggiungere per fare un altro salto di qualità. Anche nonostante le polemiche e dopo l’estate scorsa in cui sono stati chiamati “falliti”. Danno l’anima per il club e per i tifosi. L’hanno fatto dal primo giorno che sono arrivato. Sono forti e meritano di crescere e godersi il bello del calcio e della vita».
Parole che raccontano il lato più umano di Chivu, da sempre abituato a fare quadrato attorno alla squadra. Il tecnico non ha mai nascosto quanto la componente mentale sia determinante quanto quella tattica, soprattutto in una stagione che ha chiesto risposte immediate dopo cambiamenti profondi.
LUIS HENRIQUE E DIOUF – «Per lui e Diouf ho speso sempre qualche parola in più rispetto agli altri. Ora però possiamo smettere di continuare a chiedere di loro perché sono buoni giocatori e l’hanno dimostrato, si sono integrati e hanno avuto la pazienza giusta. Sono giocatori dell’Inter e bisogna trattarli come tali».
L’assist per il primo gol di Lautaro Martínez, attaccante argentino e capitano nerazzurro, ha riportato sotto i riflettori Luis Henrique, esterno brasiliano tornato sulla corsia di destra dopo l’esperimento con Diouf contro il Venezia. Per entrambi, la gara contro il Como ha rappresentato un punto di svolta importante.
Chivu li ha difesi nei momenti difficili e ora ne raccoglie i frutti, rivendicando l’integrazione graduale, la pazienza e il lavoro quotidiano come elementi fondamentali della crescita. Nessuna scorciatoia, nessuna etichetta: solo campo, sacrificio e appartenenza.
Il tecnico dell’Inter ribadisce così un messaggio chiaro: prima delle polemiche, prima dei giudizi esterni, conta solo il gruppo. Un gruppo che oggi cammina compatto e che, dopo le critiche, ha scelto di rispondere sul campo.