Chivu Inter, difesa dell’identità nerazzurra: «Dominare il gioco, non speculare»

Chivu Inter, difesa dell’identità nerazzurra: il tecnico respinge le etichette, rivendica i risultati e spiega la sua idea di calcio

Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, sceglie la linea della chiarezza e difende apertamente l’identità della sua squadra. Lo fa senza alzare i toni, ma con decisione, respingendo il clima di giudizio che accompagna i nerazzurri dopo alcune battute d’arresto tra campionato e Champions League. Come racconta Corriere della Sera, «non c’è il processo, ma intanto c’è l’avvocato»: Chivu prende la parola per tutelare il lavoro del gruppo e la direzione intrapresa.

Il tecnico romeno ribadisce il concetto chiave: l’Inter cerca il dominio del gioco, anche quando qualcuno suggerirebbe un approccio più prudente. «Qualcuno dice che ogni tanto sarebbe meglio speculare…», è il riferimento alle critiche, a cui Chivu risponde rivendicando una visione coerente. Nonostante sei sconfitte complessive (quattro in Serie A e due in Champions), i nerazzurri restano nel gruppo di testa e, a suo giudizio, stanno vivendo «una grande stagione, a dispetto di quello che si dice».

Chivu non ama le etichette e prova a smontarle una a una. È vero che l’Inter ha incassato 20 gol negli ultimi 15 minuti nell’anno solare, un dato che evidenzia un problema di gestione finale delle partite. Ed è parzialmente vero anche che i nerazzurri faticano negli scontri diretti: contro Napoli, Juventus e Milan la striscia senza vittorie è arrivata a 13 gare consecutive, pur considerando successi recenti contro Atalanta e Roma.

In Europa, dopo le notti esaltanti contro Bayern Monaco e Barcellona, pesa ancora l’eredità della finale persa con il Psg. Le sconfitte con Atletico Madrid e Liverpool e le vittorie arrivate contro squadre di bassa classifica continentale hanno alimentato il dibattito.

La prospettiva di Chivu, però, tiene conto del contesto. L’Inter non è una corazzata imbattibile, soprattutto quando perde pedine chiave come Francesco Acerbi, difensore centrale leader del reparto, Hakan Calhanoglu, regista turco assente oggi ma atteso in Arabia per la Supercoppa, e Denzel Dumfries, esterno olandese fuori da oltre un mese per il problema alla caviglia.

Il messaggio, anche tra le righe, è chiaro: l’Inter resta competitiva, ma va giudicata per idea, percorso e difficoltà affrontate. Chivu non rinnega nulla. Difende il suo calcio e il suo gruppo, convinto che la coerenza sia la base per crescere. Fonte: Corriere della Sera.

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