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Chivu Inter, si è preso la squadra con la sua intelligenza, capendo il momento storico: l’analisi di Libero

Chivu Inter, si è preso la squadra con la sua intelligenza, capendo il momento storico: l’analisi di Libero sugli allenatori della Serie A
Questa Serie A 2025/26 è definita da Libero come “diversa dalle precedenti, atipica, strana, particolare”. Il campionato è bloccato, con poche reti segnate e un generale “annullamento reciproco” delle forze in campo. Un dato che salta all’occhio è l’insolita classifica marcatori, dominata da registi come il turco Hakan Çalhanoğlu e da esterni, con l’unico centravanti puro, Bonazzoli, fermo a quattro gol. Questa carenza realizzativa complessiva rende più difficile vincere e crea grande equilibrio, con l’Inter che, pur avendo subito già tre sconfitte, si trova a soli tre punti dalla vetta.
La sfida tra vecchie volpi e nuove leve
Il tema centrale di questa fase del campionato è lo scontro generazionale in panchina. Da un lato ci sono i tecnici navigati, “veterani” che hanno riscritto i dogmi tattici, come Maurizio Sarri, Massimiliano Allegri, Stefano Pioli, Antonio Conte, Gian Piero Gasperini e il neo-arrivato Luciano Spalletti. Dall’altra, i giovani rampanti, come Fabio Pisacane, Guillermo Cuesta, Cesc Fàbregas e Cristian Chivu, che stanno dimostrando grande personalità e una spiccata capacità di leggere il contesto in cui operano.
La lucidità di Chivu e il caso Fàbregas
Libero elogia in particolare la “raffinata capacità di lettura” messa in campo dal tecnico della Beneamata, Cristian Chivu. Nonostante fosse stato dato da molti per spacciato a inizio stagione, Chivu si sta prendendo l’Inter grazie alla sua intelligenza nel relazionarsi con gli uomini e nel capire il momento storico. Ha saputo integrare nuovi principi senza rompere del tutto con la filosofia precedente, ottenendo risultati convincenti. Lo stesso Guillermo Cuesta (Parma) ha rinunciato all’esibizione di sé per adattarsi al materiale a disposizione.
Il Maradona come spartiacque
Il big match di oggi pomeriggio, tra il Napoli di Conte e il Como di Fàbregas, è l’esempio perfetto di questa contrapposizione. Da una parte Conte, tornato a governare con i suoi dogmi aggiornati. Dall’altra Fàbregas, un tecnico giovane e non integralista. Da questa sfida il Napoli capirà se potrà tentare lo “strappo” in vetta, mentre il Como, vincendo, potrebbe compiere un salto di qualità verso l’Europa. Il campionato, bloccato tra due mondi, si gioca ora sulle nervature, sulla tenuta mentale e sulla capacità di imporsi.