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Chivu disegna la nuova Inter: vertice di mercato e scelte importanti

Reduce dall’amaro addio al Mondiale per Club, Cristian Chivu ha trascorso un’intera giornata nella sede di Viale della Liberazione per impostare, insieme alla dirigenza, la rotta dell’Inter 2025/26. Dal rebus Calhanoglu al rischio-Dumfries, passando per il primo colpo Bonny e per un budget che dipende da ricavi europei record: ecco come può cambiare il volto nerazzurro nei prossimi giorni.
Il 2-0 subito da Fluminense agli ottavi del Mondiale per Club ha chiuso bruscamente la stagione interista e ha convinto la proprietà Oaktree ad accelerare la transizione tecnica. Chivu, scelto per la sua conoscenza dell’ambiente e per i risultati con Primavera e Parma, ha chiesto un gruppo “affamato”, privo di distrazioni e pronto a reggere un calendario che da agosto tornerà a essere fittissimo con il nuovo format di Champions. Non a caso i 132 milioni di euro già incassati dalla UEFA (record per un club italiano) pesano come ossigeno nel prossimo bilancio. Vediamo come si prepara l’Inter e che effetto ha tutto questo sulle quote Serie A.
Bonny, il primo tassello del nuovo attacco
Il progetto riparte dall’unico acquisto già ufficiale: Ange-Yoan Bonny. L’Inter lo ha strappato al Parma per circa 26 milioni più bonus e gli ha offerto un quinquennale da 2 milioni netti a stagione. Chivu lo considera un nove “di rottura” ideale per alternarsi a Thuram e far rifiatare Lautaro.
Principali motivi dell’investimento
- Età (21 anni) e margini di crescita notevoli.
- Conoscenza tattica del 4-3-3 assimilata sotto Chivu in Emilia.
La prima settimana di lavoro a Pinetina servirà a integrarlo: l’idea è sfruttare il suo fisico (1,89) per attaccare la profondità e aprire varchi alle mezzali.
I nodi Calhanoglu e Dumfries: tra clausole e strategie
Se l’arrivo di Bonny è semplice da raccontare, più complessa è la vicenda Calhanoglu. Lo scontro verbale con Lautaro a Charlotte ha incrinato definitivamente il rapporto: il turco si sente sotto accusa e la società sta valutando la cessione. In Inghilterra filtrano interessamenti da parte del Manchester United con una valutazione attorno ai 21 milioni di sterline (poco meno di 25 milioni di euro).
Diversa ma ugualmente delicata la situazione di Denzel Dumfries: il contratto prevede una clausola rescissoria da 25 milioni valida fino al 15 luglio e sia Manchester City sia Barcellona stanno pensando di attivarla.
Le possibili mosse sul tavolo
- Vendere uno solo dei due per finanziare due innesti a centrocampo.
- Rinnovare Dumfries dopo il 15 luglio se nessuno paga la clausola.
Chivu ha ribadito la necessità di risolvere le questioni “prima di metà mese” per evitare che i casi diventino telenovele estive.
Implicazioni finanziarie e scommesse sportive
La volatilità legata alle cessioni impatta anche sul mondo delle quote Serie A. Le agenzie hanno già rivisto le quote Scudetto: l’Inter, data a 3,50 immediatamente dopo la finale di Champions persa, è schizzata a 4,25 dopo il caso Calhanoglu e l’incertezza su Dumfries, mentre la Juventus è scesa da 4,00 a 3,60. La sensazione, confermata dagli analisti di settore, è che la permanenza del laterale olandese potrebbe riportare i nerazzurri a quota sotto 4,00, segno di quanto il mercato influenzi i calcoli algoritmici dei bookmaker.
Sul fronte contabile, inoltre, la plusvalenza potenziale su Dumfries (fu pagato 14 milioni nel 2021) garantirebbe circa 10 milioni di utile, fondamentale per chiudere l’esercizio in equilibrio dopo i 473,2 milioni di ricavi 2023/24 certificati.
Uno sguardo oltre
Con l’innesto di Bonny archiviato e due dossier caldissimi da risolvere nelle prossime settimane, l’Inter di Chivu si prepara a un’estate di decisioni rapide. Il tecnico ha avuto carta bianca per confermare lo zoccolo duro (Sommer, Bastoni, Barella, Lautaro) ma sa che la competitività passerà dalla capacità di reinvestire – subito – eventuali incassi. Molto, se non tutto, dipenderà dalla gestione dei casi Calhanoglu e Dumfries: i primi tasselli del puzzle con cui il nuovo allenatore vuole disegnare il futuro nerazzurro.
