Caso Thuram, Ranocchia svela il retroscena: «Quel sorriso con il fratello? Ecco cosa si sono detti»

Caso Thuram, Ranocchia, ex capitano dell’Inter, racconta il dialogo tra i fratelli Thuram nel finale acceso di Juventus-Inter

Uno degli episodi che ha fatto più discutere nel post-partita di Juventus-Inter, terminata 4-3 per i bianconeri, è stato il siparietto tra Marcus e Khéphren Thuram, colto dalle telecamere a bordo campo negli ultimi minuti del match. Mentre gran parte della squadra nerazzurra era visibilmente abbattuta per la sconfitta, la seconda in tre gare di Serie A, l’attaccante francese sorrideva parlando con il fratello, centrocampista della Juventus.

Un momento che non è passato inosservato tra i tifosi dell’Inter, alimentando polemiche e interrogativi. A fornire una chiave di lettura dell’episodio è stato Andrea Ranocchia, ex capitano nerazzurro, intervenuto negli studi di Pressing, su Mediaset.

IL RETROSCENA DEL SORRISO – «La risata di Marcus Thuram con suo fratello Khéphren in quel momento così importante di Juve-Inter? Non si dice la fonte, ma so che gli ha detto ‘dai, dici la verità, hai fatto fallo’. Non ha preso il momento giusto, ma è così, nel bene e nel male».

Ranocchia ha sottolineato come il dialogo sia stato del tutto innocuo, un classico scambio tra fratelli in un contesto emotivamente carico. Tuttavia, ha anche ammesso che il tempismo non sia stato dei migliori, considerata la delicatezza del momento e lo stato d’animo della squadra e dei tifosi.

La reazione di Marcus Thuram, autore di un gol nella serata ma oggetto di critiche per la mancata esultanza, ha riacceso il dibattito sull’attaccamento alla maglia e sul comportamento dei calciatori nei momenti di difficoltà. Una parte della tifoseria nerazzurra non ha gradito il gesto, considerandolo poco rispettoso nei confronti della maglia e dei compagni.

Ranocchia ha invitato però a leggere il gesto con equilibrio, sottolineando la componente umana e familiare dell’episodio. Il numero 9 dell’Inter, al centro del progetto di Chivu, dovrà ora rispondere sul campo, facendo la differenza con prestazioni e gol, per riconquistare anche la piena fiducia del pubblico di San Siro.