2024
Caso Acerbi, Agresti certo: «Nessun vincitore nella vicenda, ma il razzismo…»

Il noto giornalista Stefano Acerbi ha così commentato il caso Acerbi e la sentenza nei confronti del difensore dell’Inter
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Stefano Acerbi ha analizzato la sentenza in merito a Francesco Acerbi dopo il presunto caso di razzismo che avrebbe visto coinvolto il difensore dell’Inter.
CASO ACERBI – «Non ci sono certezze che Acerbi abbia usato il termine “negro” rivolgendosi a Juan Jesus: non un video da cui carpire il labiale, non un audio che lo confermi, nessuno che abbia denunciato di avere sentito quell’espressione, a parte Juan Jesus. Nella giustizia sportiva, in verità, non occorre una prova perché si arrivi a una condanna: affinché un imputato sia punito non è necessario che sia colpevole «oltre ogni ragionevole dubbio», come nella giustizia ordinaria. Per questo molti autorevoli legali, nei giorni precedenti la sentenza, sostenevano che difficilmente il difensore dell’Inter l’avrebbe fatta franca. Gerardo Mastrandrea, invece, ha scelto una strada diversa, opposta: ha deciso di assolvere Acerbi non avendo alcuna prova inconfutabile della sua responsabilità.
[…] In questa storia non ci sono vincitori. Nemmeno Acerbi lo è, benché vicino a lui ci sia chi brinda per la sentenza: questa vicenda gli resterà addosso, nonostante ne sia uscito senza squalifica. Il rischio adesso è che qualcuno percepisca in modo sbagliato l’assoluzione del difensore dell’Inter, che ritenga di poter derubricare un epiteto razzista a una «questione di campo», per usare le parole pronunciate dallo stesso Juan Jesus a caldo, alla fine di Inter-Napoli, quando sembrava che tutto dovesse finire con quel faccia a faccia davanti all’arbitro. No: il razzismo non è, non può essere e non sarà mai una questione di campo, ma di civiltà».