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Calhanoglu tra le chiavi della caduta dell’Inter con l’Udinese: c’è un dato che impressiona in negativo!

Calhanoglu tra le chiavi della caduta dell’Inter con l’Udinese: c’è un dato che impressiona in negativo! Ecco di che si tratta
Tra le note negative della seconda giornata di Serie A, che ha visto l’Inter uscire sconfitta per 2-1 in casa contro l’Udinese, spicca la prestazione del regista turco Hakan Calhanoglu. Tornato titolare dopo la squalifica scontata nella prima giornata contro il Torino, il centrocampista dei nerazzurri non è riuscito a dettare i tempi di gioco e ha faticato a incidere sulla manovra di Cristian Chivu. Il primo tempo della squadra è stato caratterizzato da alcune fiammate offensive, ma la qualità del gioco è stata inferiore rispetto alla goleada iniziale contro i granata.
Difficoltà in regia e dati preoccupanti
Come sottolinea Tuttosport, Calhanoglu ha toccato appena cinque palloni nei primi 33 minuti, evidenziando il suo isolamento in campo e la capacità limitata di supportare la manovra offensiva. La squadra ha avuto comunque qualche occasione e sbloccato la partita al 17’ con Dumfries, esterno olandese, servito da Marcus Thuram, centravanti francese, e da Lautaro Martinez, centravanti argentino. Tuttavia, un fallo di mano dello stesso Dumfries ha permesso all’Udinese di pareggiare al 29’ con il rigore trasformato da Keinan Davis.
Reazione tardiva e cambi di Chivu
Nel secondo tempo, i nerazzurri hanno tentato di reagire, ma la manovra è rimasta poco lucida e nervosa. Chivu ha provato diverse soluzioni offensive: prima con l’ingresso di Pio Esposito, giovane centravanti, passando al 3-4-3, e poi con un 4-2-4 inserendo fra gli altri Bonny, senza però riuscire a creare occasioni pericolose. L’Udinese, ordinata e compatta, ha saputo arginare ogni tentativo, mostrando grande efficacia in contropiede, come nell’azione finalizzata da Atta dopo un lancio intercettato di Bastoni.
Considerazioni finali
In sintesi, la prestazione di Calhanoglu e della squadra evidenzia la difficoltà dei nerazzurri nel trovare continuità dopo l’entusiasmo della prima giornata. Il regista turco dovrà ritrovare leadership e capacità di gestione del gioco, mentre Chivu dovrà lavorare su equilibrio e scelta dei moduli per evitare che episodi isolati possano condizionare l’andamento delle gare. Per l’Inter, la strada verso la stabilità in campionato appare ancora lunga, ma il materiale su cui costruire è presente, a partire da giovani come Thuram e Dumfries che possono fare la differenza quando trovano la giusta continuità.
