Calhanoglu Inter, il turco torna ad essere un punto fermo
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Calhanoglu Inter, il turco torna ad essere un punto fermo anche per Chivu: prospettiva ribaltata rispetto all’estate

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Calhanoglu Inter, le ultime sul futuro del centrocampista nerazzurro dopo l’interesse del Galatasaray. Tutti i dettagli in merito

Il vero perno della nuova Inter di Cristian Chivu resta Hakan Calhanoglu. La tanto annunciata rivoluzione tattica estiva non è decollata, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, e il tecnico romeno ha scelto di rifugiarsi nella sicurezza del 3-5-2 ereditato da Simone Inzaghi. Il turco, classe 1994, è tornato al centro della scena come regista, confermato al comando della manovra.

In estate si era ipotizzato un cambio radicale, con la possibilità di passare a una mediana a due più muscolare e di aprire nuovi scenari offensivi. Ma il mercato non ha consegnato i profili giusti. Senza l’acquisto di un centrocampista di rottura – il sogno di Chivu era Manu Koné, rimasto alla Roma – l’idea è stata accantonata. Così, il turco ha mantenuto le chiavi del centrocampo, ruolo che interpreta ormai da due stagioni con continuità e personalità in Serie A.

Calhanoglu, cervello e bussola della squadra

Per Chivu, Calhanoglu rappresenta il punto di equilibrio tra passato e presente. Con lui in cabina di regia, l’Inter mantiene la stessa identità tattica che aveva permesso di toccare vette altissime con Inzaghi, ma con piccoli accorgimenti: pressing più alto e ricerca di verticalità immediata. Sono segnali di un’evoluzione, non ancora di una rivoluzione, ma che ruotano comunque attorno all’intelligenza tattica del turco.

In mancanza di nuovi interpreti offensivi – non è arrivato un giocatore con lo strappo di Lookman o con doti da incursore sulla trequarti – la squadra continua a costruire con principi noti. L’assenza di alternative creative accentua il peso di Calhanoglu, regista costretto a moltiplicare le soluzioni in fase di impostazione e a guidare un centrocampo tecnico ma non sempre dinamico.

Un leader chiamato a reggere il peso del passato e del futuro

Le responsabilità sulle spalle del numero 20 non si limitano alla gestione della manovra. Calhanoglu è diventato leader anche per carattere e continuità, punto di riferimento per i compagni in un gruppo che non ha ancora trovato una nuova identità.

La rivoluzione tattica potrà attendere, forse fino alla prossima estate. Per il presente, l’Inter resta fedele al vecchio impianto di gioco, con la certezza che il suo cervello resti turco.

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