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Calciomercato Inter, la Serie A è seconda solo alla Premier: i numeri degli acquisti

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Calciomercato Inter, i numeri della sessione estiva delle squadre di Serie A rapportati a quelli delle altre squadre europee

La Serie A ha mostrato segnali di ripresa durante l’ultima finestra di mercato estiva, tornando a spendere cifre considerevoli. Con 1,19 miliardi di euro investiti, il campionato italiano si è confermato come il secondo più “spendaccione” d’Europa, subito dietro alla Premier League, che ha toccato cifre astronomiche. Dopo il calo registrato nel biennio segnato dalla pandemia, le squadre italiane sembrano finalmente aver rialzato la testa, mostrando un rinnovato impegno nelle operazioni di mercato.

Seppur non a livelli da record, le squadre della Serie A hanno visto un incremento significativo dei propri investimenti. Sebbene il mercato italiano non abbia portato in Italia i grandi nomi che infiammano la stampa mondiale, come Mbappé o Yamal, ci sono stati arrivi importanti, come quelli di Luka Modric, Kevin De Bruyne, Edin Dzeko, e Nemanja Matic, insieme a giovani promesse come Hojlund, Openda, David, Jashari e Nkunku. Questi innesti non solo hanno rinnovato la qualità del campionato, ma hanno anche ridato slancio alle aspettative per la stagione che sta per iniziare.

A livello europeo, la Premier League ha fatto la parte del leone, con un giro di investimenti senza precedenti. I club inglesi hanno speso un totale di 3,56 miliardi di euro, una cifra che supera di gran lunga quella della Serie A e degli altri campionati principali, come la Bundesliga, la Liga e la Ligue 1. L’operazione più onerosa della Premier League è stata quella del Liverpool, che ha sborsato ben 144 milioni di euro per l’acquisto di Alexander Isak dal Newcastle, mentre a giugno aveva già chiuso l’affare per Florian Wirtz dal Bayer Leverkusen a 135 milioni. Numeri da capogiro, anche se ancora lontani dai 222 milioni di euro spesi dal Paris Saint-Germain nel 2017 per Neymar.

Tuttavia, il bilancio della Serie A non è del tutto positivo. Nonostante l’ingente spesa, i club italiani non sono riusciti a generare abbastanza entrate da pareggiare i conti, con un saldo negativo di 90 milioni di euro. Le entrate dai diritti tv sono infatti limitate: circa 900 milioni di euro per la stagione 2024/25, ma con le spese di mercato che superano questo importo. In confronto, altre leghe come la Bundesliga e la Ligue 1 hanno avuto bilanci in attivo, con la Germania che ha incassato 1,03 miliardi rispetto ai 856 milioni spesi, e la Francia che ha registrato un +338 milioni, grazie a 974 milioni guadagnati dalle cessioni.

Sebbene la Serie A stia tornando a investire con maggiore forza, la differenza con le altre leghe, in particolare la Premier League, è ancora notevole. Nonostante il saldo negativo e la difficoltà a generare plusvalenze sufficienti, il mercato italiano mostra segni di vitalità. L’augurio per i club della Serie A è che questo impulso continui, portando a un miglioramento complessivo della competitività, tanto in Italia quanto nelle competizioni europee.

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