Buchanan si racconta: «Una cosa enorme essere all'Inter»
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Buchanan si racconta: «Una cosa enorme essere all’Inter. Inzaghi molto competitivo, ecco chi mi ha preso sotto la propria ala protettiva»

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Tajon Buchanan, esterno dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista sulla sua esperienza in nerazzurro: le sue dichiarazioni

Intervistato da One Soccer, Tajon Buchanan ha parlato così della sua esperienza all’Inter:

ATLETICO MADRID – «E’ stato un doppio confronto duro, contro una squadra forte, ma anche noi eravamo in forma. Loro a Madrid avevano il 12esimo uomo in campo grazie al pubblico, è sempre dura uscire ai rigori ma dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto. E’ dura da giocatore vedere la partita dalla panchina, trovarmi in quella situazione è un’esperienza da cui dover imparare».

ESSERE ALL’INTER – «E’ una cosa enorme, l’Inter è un grande club. Non hai tempo neanche di realizzarla questa cosa perché le cose succedono velocemente. Sto provando ad adattarmi il più velocemente possibile. Sono super grato di allenarmi con i migliori giocatori al mondo e sotto la guida di uno dei migliori allenatori».

SIMONE INZAGHI – «E’ molto competitivo, vuole vincere ogni partita. E’ un coach molto tattico, è molto chiaro quando ci spiega quello che vuole che facciamo in campo. Sto cercando di imparare per poi mostrarlo in campo quando verrò chiamato in causa».

LIVELLO DELL’INTER – «Sto giocando con calciatori top, l’Inter sta giocando un grande calcio ed è uno dei club più forti al mondo in questo momento. Per me allenarmi a questo livello è uno step in avanti rispetto a quando giocavo nel Bruges. Ogni giorno devi essere al tuo massimo, sento che posso fare la differenza nel campionato italiano, ma ci vuole tempo. Lavoro duro ogni giorno, lo dimostrerò quando mi verrà data un’opportunità».

DUMFRIES – «Tutti sono stati di grande aiuto, mi hanno accolto a braccia aperte. Però se devo dirne uno dico Dumfries. Prendo spunto da tutti gli esterni di fascia che ci sono all’Inter per provare ad aggiungere qualità al mio gioco. Dumfries mi è stato molto di aiuto per farmi ambientare e spingermi a dare il meglio di me».

LAUTARO MARTINEZ – «E’ un top player, un bravo ragazzo, super umile. Mi ha accolto nel migliore dei modi, aiutandomi nell’ambientamento al gruppo. E’ il capitano della squadra, un leader esemplare. Sta facendo una super stagione, sono molto contento di essere un suo compagno».

CANADA IN COPA AMERICA – «Sarebbe bello per questo Paese giocare contro le migliori nazionali al mondo, abbiamo la possibilità di qualificarci. Il fatto di fare ogni allenamento al tuo miglior livello, non c’è mai un vero e proprio giorno di riposo. Posso spingere i compagni a fare sempre meglio».

LIVELLO DI MATURAZIONE – «E’ una bella domanda, non ci ho mai pensato. In Italia sto cercando di adattarmi cominciando ad imparare la lingua. Sì, era tutto quello che sognavo di fare sin da quando ero bambino, ovvero giocare nei campionati migliori e nei club più grandi. Essere seduto qui e dire che sto giocando in uno dei migliori club al mondo è un onore. E’ qualcosa di speciale».

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