Bologna Inter, da Cocchi e Taho passando per Cinquegrano e Kacmarski: chi sono i ragazzi dell’U23 convocati da Chivu

Bologna Inter: alla scoperta di Cocchi, Taho, Cinquegrano e Kacmarski! Chi sono i ragazzi dell’U23 convocati da Chivu

Tra i grattacieli di Riad, l’Inter non mette in vetrina solo le sue stelle più luminose come la coppia Lautaro-Thuram o il recuperato Hakan Calhanoglu. Nella spedizione araba per la Supercoppa Italiana, Cristian Chivu ha voluto portare con sé anche un pezzo importante del futuro nerazzurro, attingendo a piene mani dal serbatoio dell’Under 23 allenata da Stefano Vecchi. Il tecnico romeno, che ha costruito la sua carriera proprio nel settore giovanile della Beneamata, conosce perfettamente il valore dei ragazzi e ha deciso di aggregare alla prima squadra quattro profili di grande prospettiva per la sfida contro il Bologna. A parlare dei 4 ragazzi convocati in prima squadra per la semifinale di Supercoppa Italiana è la Gazzetta dello Sport.

Kaczmarski il “carrarmato” e Cocchi il “nuovo Dimarco”

La vera novità assoluta è rappresentata da Mateusz Kaczmarski. Il centrocampista polacco classe 2004, strappato in estate all’Empoli grazie a un blitz del vice ds Dario Baccin, sta incantando in Serie C. Definito un vero “carrarmato” per la sua forza fisica, si è integrato perfettamente nel centrocampo di Vecchi ed è alla sua prima chiamata ufficiale tra i grandi. Discorso diverso per Matteo Cocchi: il terzino sinistro del 2007 è considerato il vero pupillo di Chivu, che lo ha cresciuto calcisticamente. Blindato fino al 2030, il ragazzo originario di Molinella viene già etichettato come il “nuovo Dimarco” e ha dimostrato di avere la testa giusta per reggere la pressione, come visto nel debutto in Champions della passata stagione.

Taho e Cinquegrano: affidabilità e duttilità

A completare il quartetto ci sono Alain Taho e Simone Cinquegrano. Il primo, portiere di origini albanesi cresciuto col mito di Manuel Neuer, ricoprirà il ruolo di terzo estremo difensore. Abile coi piedi e coraggioso, è stato l’eroe della Supercoppa Primavera vinta ai rigori contro il Cagliari. Cinquegrano, invece, è un jolly difensivo classe 2004 arrivato dal Sassuolo (dove ha vinto uno scudetto Primavera). La sua duttilità tattica, che gli permette di agire sia da “braccetto” che da esterno a tutta fascia, lo rende il perfetto tappabuchi per un reparto che necessita di alternative affidabili.