2021

Bergomi sicuro: «Il collettivo è l’arma dell’Italia!»

Inter News 24

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La bandiera dell’Inter Giuseppe Bergomi ha parlato dell’Italia vista nel corso di questi Europei

Beppe Bergomi, bandiera dell’Inter e della Nazionale italiana, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato degli Azzurri che tanto stanno facendo innamorare il nostro Popolo in questo Euro 2020.

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CREDERCI – «Perché abbiamo consapevolezza che diventa coraggio: è così quando sai cosa fai. Perché siamo organizzati, facciamo bene le due fasi, tutti, e abbiamo talento, tanto. E poi perché dobbiamo fidarci di Mancini: Roberto anzitutto è credibile e anche per questo il gruppo lo segue, quasi ciecamente. Perché è un allenatore che comunica bene: non ti costringe a credere in quello che dice, ti convince a farlo. E come? Anzitutto dando tranquillità, solo la giusta pressione, e indicando il traguardo giusto. Da quanto tempo è che dice di voler arrivare in fondo, che vuole provare a vincere prima l’Europeo e poi il Mondiale? Da quando si è seduto in panchina: subito, la prima cosa che ha detto. Ma è quello l’obiettivo corretto da dare a un gruppo. Ecco dunque che bisogna fidarsi di lui, perché è lui l’artefice di quello che stiamo vedendo e ha avuto ragione: ha creato un gruppo che gioca da club». 

COLLETTIVO – «Le altre hanno le caratteristiche delle rappresentative. Facciamo l’esempio delle due rivali che potremmo incontrare più avanti. La Francia ha più individualità di noi, questo è fuori discussione, ma gioca meno di collettivo: in quello siamo più bravi noi, decisamente. E il Belgio? Contro la Danimarca ha vinto una partita che non meritava, anche dopo aver segnato il 2-1 ha rischiato di nuovo, non ha mai dato l’impressione di un dominio totale. Certo, hanno Lukaku, Hazard, De Bruyne: grandi giocatori, ma a questi grandi talenti non ho mai visto fare il lavoro che fanno Berardi, Insigne, Immobile, Jorginho». 

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