Bergomi avverte: «Liverpool pericoloso, ecco cosa dovrà...»
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Hanno Detto

Bergomi avverte: «Liverpool pericoloso, ecco cosa dovrà fare l’Inter oggi. Vi racconto da dove nasce la mia passione per i Reds»

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L’ex difensore e capitano dell’Inter, Beppe Bergomi, ha voluto dire la sua in vista della sfida di Champions contro il Liverpool

Beppe Bergomi, storico ex capitano della Beneamata, ha analizzato l’imminente sfida di Champions League sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Pur confessando una passione giovanile per i Reds nata guardando la TV negli anni ’70, lo “Zio” ha messo in guardia il tecnico Cristian Chivu: il Liverpool resta un avversario temibile nonostante la crisi, capace di colpire in velocità e allungare le squadre avversarie.

Secondo il Campione del Mondo ’82, i nerazzurri devono mantenere la propria identità di gioco basata sul palleggio senza snaturarsi, facendo però grande attenzione alle ripartenze. L’uomo decisivo potrebbe essere Marcus Thuram: l’attaccante francese è indicato come l’arma ideale per attaccare la profondità e punire la linea difensiva spesso alta degli inglesi.

COME NASCE LA MIA PASSIONE PER IL LIVERPOOL – «Negli anni ’70 quando ero un ragazzino e guardavo sulla RAI ‘Eurogol’. Passavano le immagini di quel Liverpool fortissimo che mi è rimasto dentro tantissimo. Sapevo a memoria la formazione con Clemence,  i Kennedy, Dalglish… Me la ricordavo tutta. La passione nasce da lì e me la sono portata dentro per sempre. E poi io dico sempre che una volta nella vita bisogna andare ad Anfield. Ho la fortuna di andarci da commentatore. Una volta mi sono trovato in piedi ad esultare quando, sotto 3-1, il Liverpool di Klopp vinse 4-3 contro il Borussia Dortmund. Uno dietro di me mi ha abbracciato e mi ha chiesto perché esultassi pur essendo italiano. Gli ho detto: ‘Lascia perdere, poi te la spiego’…».

AVREI POTUTO AFFRONTARLI IN FINALE DI COPPA DEI CAMPIONI – «Esatto, quella di Parigi del 1981 quando i Reds hanno battuto il Real Madrid con gol di Alan Kennedy. Noi perdemmo in semifinale col Madrid e il sogno sfumò… Ad Anfield invece ho giocato una sola volta, amichevole estiva. L’atmosfera non era proprio al top…».

QUESTO LIVERPOOL IN CRISI FA MENO PAURA? – «No no… Se guardiamo i risultati sembra più facile, però il Liverpool ha tutte le carte per mettere in difficoltà l’Inter: giocatori veloci davanti, da uno contro uno, che ti possono allungare la difesa… L’Inter è una squadra che deve sempre fare gioco, alzando la linea difensiva però deve stare attenta perché il Liverpool resta pericoloso. Certo, in questo momento ha dei problemi in difesa. È molto corta, giocano sempre gli stessi, tante volte l’attenzione cala e prendono gol incredibili. Però non diciamo che è più facile, non scherziamo nemmeno…».

SE IO FOSSI CHIVU COME AFFRONTEREI IL LIVERPOOL? – «Con grande attenzione, se gli dai spazio fanno male. Sono veloci, in Europa si gioca un calcio diverso che in Italia. All’Inter serve una vittoria per andare nelle prime otto, una delle due in casa la deve vincere e l’Arsenal in questo momento è la squadra favorita, è la più forte, poi magari a marzo cambia tutto ma adesso sono i più forti. Quindi devi battere il Liverpool. Come lo affronti? Facendo la tua gara, senza stravolgimenti, senza concedere ripartenze veloci, e colpendo attraverso il palleggio e le cose che l’Inter fa da 5 anni molto bene. Niente stravolgimenti, l’Inter non è in grado, non puoi dire a Bastoni e Dimarco a stare dietro, devono fare il loro gioco».

QUALE POTREBBE ESSERE IL GIOCATORE CHIAVE, L’UOMO IN GRADO DI FAR MALE AL LIVERPOOL? – «Marcus Thuram: con i suoi movimenti, con il suo modo di attaccare la profondità, se loro stanno con la linea abbastanza alta e non scappano con i tempi giusti lui può far male».

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