Bergomi: «L'Inter deve tranquillizarsi. Io allenatore? Perché no...»
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Bergomi: «L’Inter deve tranquillizarsi. Io allenatore? Perché no…»

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Bergomi ha parlato ai microfoni di ‘Radio Nerazzurra’ del momento che sta attraversando l’Inter con delle analogie sul pasasto

Ai microfoni di ‘Radio Nerazzurra’ Beppe Bergomi ha provato a fare un bilancio sulla prima parte di stagione della squadra di Simone Inzaghi, cercando delle analogie e delle similitudini con il passato.

OGGI – «La storia ci dice che quando hai un allenatore forte, vinci: come Trapattoni, Mancini, Mourinho o Conte. Matthaus era un leader assoluto, ti tranquillizzava. Simeone anche. In questa squadra faccio un passo indietro: nei momenti di difficoltà non abbiamo mai reagito in modo giusto. Anche nel derby di quest’anno la mezz’ora ti ha pregiudicato la rimonta: lì ci vogliono giocatore di carisma»

PARTENZA DA INCUBO – «Io non so come l’hanno impostata, ma quello che fa la differenza è la voglia a fine allenamento di andare in palestra oppure stare in campo a migliorare, fare qualcosa in più. E deve andare oltre alla preparazione. La squadra fa fatica, gli altri arrivano prima: non so che preparazione abbiano fatto. Oggi non puoi sbagliare una preparazione»

ALLENARE L’INTER – «Perché no, però non deve essere perché mi chiamo in un certo modo: devo andare perché ho capacità e credibilità. Sarebbe bello vedere uno Zenga, Mandorlini è alla ricerca di una panchina, quelli del Triplete: c’è spazio per creare quest’identità forte, questo fa la differenza. Ma devi essere credibile, non devi metterlo lì per il passato»

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