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Ausilio a Sky: «Noi non ci siamo mai nascosti sull’obiettivo scudetto, a differenza di altri. Vi dico l’operazione di cui vado più fiero»

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Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, commenta la vittoria dello scudetto ottenuta col successo nel derby contro il Milan

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Piero Ausilio si è espresso così per lo scudetto vinto dall’Inter nel derby col Milan.

SODDISFAZIONE E MOSSE DI MERCATO – «C’è tanta soddisfazione, sapevamo che sarebbe stata un’estate difficile perché cambiare 11-12 giocatori non è facile. Siamo stati bravi tutti insieme a individuare quei sostituiti che si sono rivelanti determinanti, con ampi margini di crescita»

QUANTO CI HO CREDUTO? – «Non inizi neanche a lavorare se non ci credi. Quando inizi una stagione, e noi in questo dovete riconoscercelo, non ci siamo mai nascosti. A differenza di altri che si sono nascosti dietro la qualificazione alla Champions, noi abbiamo sempre detto e sarà sempre così, questo non significa riuscirci ogni volta, ma l’Inter ha sempre il dovere di provare a vincere. Poi quando qualcuno sarà superiore gli stringeremo la mano».

OSSERRVATORI, FIUTO, ALGORITMI? – «Parlerei di grandissima armonia nel gruppo di lavoro, poi scouting. Lo facciamo sia video che alla vecchia maniera, live, ho 10 osservatori che girano tutta l’Europa ogni settimana. Gli algoritmi li metto per ultimi, li usiamo ma come dato in più. Mai un algoritmo nella nostra idea dovrà prevalere rispetto alla visione live di un calciatore»

OPERAZIONE DI CUI VADO PIÙ FIERO – «Senza fare un torto agli altri volevo citare Thuram. Sarebbe facile parlare di Frattesi o Carlos, erano calciatori del campionato italiano e abbiamo sfruttato bene i rapporti. Quella di Thuram è una storia più lunga, nasce 2 anni fa. Lo avremmo preso insieme a Dzeko, lui faceva l’esterno ma lo vedevamo attaccante, il motivo per cui sceglie l’Inter è aver mantenuto con noi il rapporto. Lo avevamo convinto di poter diventare un grande attaccante, e quest’anno lo ha dimostrato».

SULLA TRATTATIVA PER L’ARRIVO DI LAUTARO E SUL RINNOVO – «Sul rinnovo vanno sottoscritte le parole di Marotta. Noi vogliamo continuare con lui, è il nostro capitano. L’intenzione è di chiudere entro l’inizio della prossima stagione. Ma sono dinamiche normali, la cosa più importante era raggiungere l’obiettivo della seconda stella. Adesso avrà più tempo per dedicarmi a situazioni che devono essere definite, lui come Barella. Lui aveva già chiuso con l’Atletico Madrid. Siamo stati bravi e abbiamo avuto fortuna, senza quel contratto in mano non sarei mai tornato a casa».

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