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Attacco Inter, il reparto offensivo nerazzurro fa invidia a tutta Italia. L’importanza di avere in rosa 4 punte “all’altezza”

Attacco Inter, un reparto offensivo senza eguali in Serie A: Lautaro, Thuram, Bonny ed Esposito: quattro armi che cambiano la stagione nerazzurra
In questo momento nessuna squadra di Serie A può vantare un reparto offensivo così completo, vario e produttivo come quello dell’Inter. La formazione di Cristian Chivu, che fino a pochi mesi fa conviveva con l’ansia legata a un attacco corto e dipendente dalla coppia titolare formata da Lautaro Martínez, centravanti argentino classe 1997, e Marcus Thuram, attaccante francese del 1997, oggi si ritrova a disporre di quattro profili di valore assoluto. L’evoluzione è stata rapida: dal timore di un reparto fragile alla consapevolezza di avere un arsenale ricco di soluzioni.
Numeri da grande squadra: una produzione offensiva impressionante
Secondo il Corriere dello Sport, la profondità del reparto ha permesso ai nerazzurri di aumentare qualità, imprevedibilità e continuità realizzativa. I numeri parlano chiaro: Lautaro ha già raggiunto la doppia cifra per la settima stagione consecutiva, mentre Thuram è salito a quota sette reti grazie all’ultima doppietta. Alle loro spalle, Ange-Yoan Bonny, attaccante francese classe 2003, ha già messo insieme cinque gol sfruttando al massimo le poche conclusioni tentate, mentre Francesco Pio Esposito ha raggiunto quota tre.
Le punte dell’Inter hanno firmato 25 dei 45 gol stagionali, oltre il 55% del totale, con una media complessiva di 1,32 reti a partita solo dal reparto offensivo. Un contributo arricchito da cinque assist e un rigore procurato, che certificano l’impatto enorme dell’intero settore avanzato.
Bonny ed Esposito, l’ascesa dei giovani: personalità e integrazione immediata
La vera sorpresa, come evidenziato dalla stessa testata, sta nel rendimento dei due giovani attaccanti. Bonny ed Esposito, che insieme totalizzano appena 42 anni, si sono calati senza timori nella realtà nerazzurra, mostrando personalità, duttilità e capacità di incidere sin da subito.
Bonny, arrivato dal Parma, ha trasferito in A la sua struttura fisica e la sua fame, mentre Esposito, reduce dallo Spezia in B, ha dimostrato di avere un potenziale superiore alla media, diventando rapidamente un beniamino del gruppo. L’ambiente li ha aiutati: la presenza di tanti compagni che giocano insieme da anni ha facilitato l’inserimento, trasformando l’attacco in una vera famiglia sportiva.
La scena simbolo è arrivata nella vittoria sul Venezia, quando tutta la panchina ha imitato l’esultanza “muscolare” di Esposito al momento del cambio. Una fotografia perfetta dell’unità interna e della fiducia di cui godono i giovani attaccanti.
Con quattro armi così diverse ma complementari, l’Inter può affrontare ogni emergenza senza perdere pericolosità. Ed è proprio questa ricchezza a rendere i nerazzurri una delle squadre più complete e temibili del campionato.
