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Attacco Inter, organico completato? Il mercato in entrata si chiude. Esposito ha cambiato i piani?

Attacco Inter, i nerazzurri rinunciano a nuovi acquisti offensivi: la crescita di Pio Esposito e la fiducia nella ThuLa convincono la dirigenza
Il mercato dell’Inter sembra ormai essersi chiuso in entrata. La dirigenza nerazzurra, a pochi giorni dalla fine della sessione estiva, non ha in programma ulteriori colpi per l’attacco, a meno che non si presenti un’occasione irripetibile. La scelta è legata soprattutto alla crescita di Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005, che ha convinto società e staff tecnico a puntare forte su di lui per la nuova stagione.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’idea di rinforzare ulteriormente il reparto offensivo con un innesto di livello internazionale – l’esempio più chiaro è Ademola Lookman, mai davvero vicino per la ferma posizione dell’Atalanta – è stata accantonata. La coppia Lautaro Martinez e Marcus Thuram (la cosiddetta ThuLa), supportata da Bonny e dal giovane Esposito, viene ritenuta sufficiente per affrontare un’annata densa di impegni tra campionato e coppe.
Fiducia totale in Esposito
Il club di Viale della Liberazione ha rifiutato un’offerta vicina ai 50 milioni di euro per Esposito, segnale di quanto il ragazzo sia considerato un patrimonio tecnico e futuro pilastro dell’Inter. Il suo spazio in prima squadra rappresenta una priorità, anche a costo di rinunciare a un grande colpo in attacco.
Un eventuale nuovo arrivo avrebbe infatti rischiato di limitare la crescita del canterano, mentre la società è intenzionata a valorizzarlo gradualmente sotto la guida di Cristian Chivu.
Strategia virata sul centrocampo
La dirigenza ha così preferito concentrare le proprie risorse sul centrocampo: prima con la trattativa lampo per Manu Koné, poi con l’arrivo di Andy Diouf, che ha ampliato il ventaglio di opzioni a disposizione.
In questo momento, la rosa viene considerata completa e pronta per competere su più fronti. L’attacco non preoccupa: se dovesse emergere la necessità, alcuni centrocampisti potranno essere avanzati per aumentare il peso offensivo. Solo un’occasione di mercato last minute, capace di unire esigenze tecniche e sostenibilità economica, potrebbe riaprire i discorsi.