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Atalanta Inter, Chivu manda un messaggio per lo scudetto e conferma una cosa: Lautaro re del 2025

Atalanta Inter, Chivu manda un messaggio per lo scudetto e conferma una cosa: Lautaro re del 2025. L’analisi di Tuttosport
La pressione psicologica era alle stelle, ma la risposta è stata da grande squadra. Juventus, Milan e Napoli avevano già incassato il bottino pieno nel weekend, sedendosi comodamente sul divano in attesa di un passo falso della capolista per riaprire i giochi. Invece, l’Inter guidata dal tecnico Cristian Chivu non ha tremato, sfoderando una prestazione di personalità alla New Balance Arena ed espugnando il campo dell’Atalanta. Come sottolinea l’analisi odierna di Tuttosport, quello andato in scena a Bergamo è un film già visto, quasi una maledizione per i padroni di casa: per gli orobici si tratta infatti della nona sconfitta consecutiva incassata contro la compagine milanese.
Gol Lautaro: numeri da record
Il protagonista assoluto di questo dominio è sempre lo stesso: Lautaro Martinez. Il capitano argentino si conferma la vera bestia nera della Dea, avendo messo a segno la sua ottava rete in carriera contro i bergamaschi. Il “Toro” chiude così un 2025 letteralmente d’oro con un punto esclamativo indelebile: sono ben 30 i centri realizzati nell’anno solare (166 totali con la maglia della Beneamata), numeri mostruosi che certificano il suo status di leader tecnico imprescindibile.
Resistenza eroica e statistica curiosa
La vittoria, però, è arrivata col brivido. Al netto della colossale occasione concessa nel finale al serbo Lazar Samardzic (perso in marcatura dal giovane tedesco Yann Bisseck dopo una splendida combinazione tra Gianluca Scamacca e Charles De Ketelaere), la squadra ha mostrato una tenuta mentale superiore al passato. Eroica la prova di Manuel Akanji: il centrale svizzero ha terminato la gara visibilmente acciaccato, rimanendo in campo solo grazie a un antidolorifico pur di blindare il risultato. Troppo importante rimettere in fila le rivali e chiudere l’anno in vetta. Una nota statistica curiosa chiude l’analisi: sia Chivu che il collega Raffaele Palladino confermano la loro idiosincrasia al pareggio. Due allenatori giovani e coraggiosi che non conoscono mezze misure.