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Altobelli: «Scudetto? La favorita è l’Inter. In Champions invece…»

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Alessandro Altobelli, ex attaccante dell’Inter, ha parlato così in una lunga intervista dei nerazzurri di Simone Inzaghi

Intervistato da Gazzetta.it, l’ex attaccante dell’Inter, Alessandro Altobelli, ha parlato di diversi tempi legato al mondo nerazzurro. Queste le sue parole:

STAGIONE – «Inizierà ora la stagione? Si, anche se 6 punti in classifica non fanno dispiacere e hanno dato indicazioni importanti. Mi aspetto un’Inter sempre protagonista, ma so che le rivali presto troveranno l’assetto giusto. E mi riferisco soprattutto alla Juve».

IMPRESSIONI«Cosa mi ha colpito? La voglia di vincere, la fame, la capacità di rimanere alti e aggressivi anche dopo avere segnato un gol. La condizione atletica mi è sembrata già buona. E poi ho visto un gioco di squadra».

GLI ADDII – «Antonio è un grandissimo, gli altri due sono i migliori in Europa, nel loro ruolo. Quindi restano dei vuoti difficili da colmare».

NUOVA INTER – «Credo che l’Inter sia diversa. Che abbia una manovra più corale e il grande vantaggio di avere mantenuto invariate la difesa e migliorato il centrocampo, soprattutto se Sensi eviterà altri infortuni. Sono i due reparti che decidono la corsa allo scudetto».

ATTACCO – «Lì qualcosa abbiamo perso, perché considero anche Hakimi un attaccante aggiunto. Correa e Dzeko hanno iniziato benissimo, bisogna vedere se avranno la continuità per non far rimpiangere Lukaku. Uno che faceva reparto quasi da solo».

SCUDETTO – «La favorita? L’Inter. Perché ha fatto un ottimo mercato e ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno. In fondo guardo alle altre e vedo che il Milan si è consolidato e non sarà più una sorpresa, ma rimane un gradino sotto. Mentre la Juve non ha nessuno che possa colmare il vuoto lasciato da Ronaldo. Chi li segna quei 35 gol a stagione?».

MOURINHO – «Guardo alla Roma con grande curiosità. Mourinho si è rimesso in gioco, perché tornando dove aveva vinto tutto accetta una bella sfida. La squadra per ora lo segue con grande disponibilità. Senza dimenticare l’Atalanta, sarà una delle outsider insieme a Napoli e Lazio, che a loro volta hanno cambiato panchina».

NAZIONALI NERAZZURRI – «Che è stato fatto un buon mercato, Marotta si è confermato il numero uno. Dzeko ha grande intelligenza calcistica, Correa può migliorare ancora. Mentre Calhanoglu è un ottimo centrocampista, bravo in entrambe le fasi. E conosce già la Serie A».

DUMFRIES – «Dei nuovi è quello più indietro. Le qualità non sono in discussione, resta da vedere come si adatterà da un calcio molto diverso da quello a cui era abituato. E non dimentichiamoci che Darmian a destra sta facendo benissimo e che lì ci darà soddisfazioni anche D’Ambrosio».

TURNOVER – «Conte lo ha dimostrato all’inizio della scorsa stagione, con troppe rotazioni non si va da nessuna parte. E Inzaghi alla Lazio ha dimostrato di pensarla allo stesso modo. Devono giocare i più forti, con cambi mirati a seconda delle contingenze».

REAL MADRID- «Ma quando giocavo io era un Real stellare. Questa è un’ottima squadra ma battibile, anche perché fortunatamente non ha preso Mbappé da subito. Con una prestazione attenta, il Real possiamo superarlo».

OTTAVI DI CHAMPIONS – «Parliamoci chiaro, se l’Inter non passa il girone si può parlare di fallimento. Lo Shakhtar ha qualità e De Zerbi vorrà dimostrare il proprio valore. Sta già inculcando la sua idea di calcio e lo avrei visto bene anche in qualche nostra big. Ma l’Inter resta superiore».

CONTE – «Ripeto, Conte è il passato. E Inzaghi ha dimostrato di volere una squadra più aggressiva, che recupera palla più alta per poi sfruttare il palleggio. E’ stato bravo ad adattarsi alla perdita di due armi micidiali nelle ripartenze come Hakimi e Lukaku».

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