2023
Adani: «Lukaku? Quando sta male è un giocatore normale»

Lele Adani ha parlato a ‘La Gazzetta dello Sport’ della situazione legata a Romelu Lukaku e alla sua seconda avventura in casa Inter. Le parole
Lele Adani è stato intercettato da Marco Guidi della Gazzetta dello Sport e, nel suo stile schietto, si è espresso sui temi più caldi del momento nerazzurro.
L’INTER FINORA – Il grande cammino del Napoli non deve far dimenticare le mancanze di chi sta dietro. Non credo che l’Inter rischi il posto tra le prime quattro, ma non può certo dirsi soddisfatta di quello che sta facendo: 6 sconfitte in 22 partite, a cui aggiungere i pareggi contro Monza e Samp.
LUKAKU – Non nasce come campione, non ha la naturalezza di Dzeko nei movimenti e nelle giocate. Il suo calcio non può prescindere dalla forma fisica e del lavoro settimanale. Quando sta bene, cresce anche in autostima, quando sta male diventa un giocatore normale. E’ chiaro che quando l’Inter ha pensato di riportarlo a Milano aveva in mente il trascinatore dei due anni in Serie A. Ecco, quel calciatore nel 2022-23 non si è mai visto, anche se le ultime prestazioni predisposizione e testa sembrano migliori. A proposito di testa, la connessione speciale tra Romelu e Conte fu la prima ragione dello scudetto, ma dietro quel feeling c’è tanto lavoro sul campo.
INZAGHI PER ROMELU – Mi aspetto che anche l’attuale tecnico trovi il modo di incidere sulle performance di Lukaku. Quando un giocatore non rende secondo le attese, la colpa va condivisa anche con la guida tecnica. Mi piacerebbe che Inzaghi dicesse pubblicamente che tipo di lavoro vuole fare col belga.
DYBALA – Se vogliamo parlare di errori sul mercato, Dybala lo è stato sicuramente, a prescindere dall’arrivo di Lukaku o dalla partenza di Sanchez. L’Inter è ultima in A sia per dribbling tentati che riusciti. Manca l’uomo che va oltre lo schema, lo si è visto chiaramente contro la Sampdoria. Dybala contro avversari chiusi a riccio può garantire la giocata di classe che spezza la partita.