Adani: «La svolta per l'Inter è arrivata a Torino. Perisic miglior quinto al mondo»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Adani: «La svolta per l’Inter è arrivata a Torino. Perisic miglior quinto al mondo»

Pubblicato

su

L’ex calciatore Daniele Adani ha parlato così di Inter-Roma in programma oggi a San Siro: le sue parole alla Gazzetta dello Sport

L’ex calciatore Daniele Adani ha parlato così di InterRoma in programma oggi a San Siro: le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

MOURINHO – «È stato molto deciso, ma anche su Mou preferisco concentrarmi sul lavoro che sta facendo, piuttosto che sulla sua comunicazione, di cui è stato sempre un maestro. Credo che si stia parlando troppo poco del percorso della Roma, di una crescita che aveva bisogno di tempo, ma che oggi si vede a occhio nudo. José da subito si è messo alla ricerca di una squadra che sentisse sua: ha preso qualche sbandata, è innegabile, ma poi attraverso scelte coraggiose (dal cambio di modulo al sacrificio di alcuni uomini che sembravano irrinunciabili, come Veretout) ha trovato la strada giusta. Ora la Roma ha equilibrio dietro e principi nelle giocate d’attacco».

ASSENZE ROMA – «Fino a un certo punto. Cristante ha letture e fisicità, ma con Veretout si può essere sereni. Mentre Zaniolo merita un discorso a parte: come talento individuale la Roma senza di lui perde qualcosa, è ovvio, ma sono sicuro che nella testa di Mourinho vengano prima Pellegrini, Mkhitaryan e Abraham. Il calcio giallorosso con questi tre è più collettivo e meno legato alle giocate del singolo, che sono il forte invece di Zaniolo. Giocatore dal grande potenziale, ma che ancora deve migliorare nel relazionarsi con il resto dei compagni. Non a caso la Roma vince 3-0 il derby con lui in panchina, per dire…».

PARTITA – «Non abbassarsi, giocare una partita coraggiosa. Cominciando dal rendere difficile la circolazione palla avversaria con un pressing organizzato. Su Bastoni deve aggredire subito Pellegrini, Abraham schermare la linea di passaggio al centro tra Brozovic e De Vrij, Karsdorp essere pronto ad accorciare su Perisic, mentre sulla palla lunga è Mancini che deve andare in avanti per l’anticipo. Poi i due mediani non possono lasciare campo a Barella e Calhanoglu».

INZAGHI – «Diamo grandi meriti al lavoro del tecnico. A differenza di Mou, Inzaghi ha ereditato una squadra già impostata ed è poi stato bravo, anche nei momenti difficili, a dare la sua impronta. L’Inter oggi ha il campionato in mano».

SVOLTA CON LA JUVE – «A livello psicologico sì. Perché ha tolto i bianconeri dalla lotta scudetto e allo stesso tempo ha ridato fiducia ai nerazzurri. Così gli uomini chiave dell’Inter sono tornati su livelli eccezionali e hanno riportato la squadra sul cammino dello scudetto».

LAUTARO – «I primi 60’ con il Milan sono stati i migliori che io ricordi dell’argentino con l’Inter. E non mi riferisco solo ai due gol. Una prova da campione totale, come è lecito aspettarsi dal giocatore con più valore della rosa».

Copyright 2024 © riproduzione riservata Inter News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 49 del 07/09/2021- Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - P.I.11028660014 - Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso all' FC Internazionale Milano I marchi Inter sono di esclusiva proprietà di FC Internazionale Milano