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Lautaro Inter, molto più di un gol: il capitano vero leader dei nerazzurri dentro e fuori dal campo

Lautaro Inter e un ruolo che va oltre le reti segnate: leadership silenziosa, carisma quotidiano e un peso specifico sempre più centrale nel progetto
Il 2025 dell’Inter si è chiuso nel segno del suo capitano. Lautaro Martinez ha deciso la sfida contro l’Atalanta con un gol pesantissimo, permettendo ai nerazzurri di restare in vetta alla classifica. Ma ridurre l’impatto dell’argentino alla sola dimensione realizzativa sarebbe limitante. Il suo valore, oggi, va ben oltre i numeri e si riflette nel modo in cui trascina il gruppo, in campo e nello spogliatoio.
A raccontarlo è la Repubblica, che dedica al capitano interista un ritratto denso di significati. «Lautaro è tutto lì, nella mascella serrata e nello sguardo accigliato, che pare un fumetto», si legge, un’immagine che restituisce perfettamente l’intensità emotiva con cui vive ogni partita. Simbolico anche l’abbraccio di Bergamo, subito dopo il gol vittoria, con il preparatore atletico Stefano Rapetti e il medico sociale Piero Volpi, figure chiave nel suo recupero fisico: «Dei guai fisici parla solo dopo», sottolinea il quotidiano, a conferma di un carattere che antepone sempre il bene della squadra.
Il gol contro l’Atalanta ha un valore anche storico. Con quella rete, Lautaro ha raggiunto quota 166 gol con la maglia dell’Inter, diventando il quarto miglior marcatore di sempre del club. «Altre cinque reti e raggiungerà Boninsegna. A 209 lo aspetta Spillo Altobelli», ricorda Repubblica, certificando come l’argentino stia scolpendo il proprio nome nella storia nerazzurra, un gol alla volta.
Fuori dal campo, il capitano costruisce il futuro con la moglie Agustina. «Insieme lavorano per il dopo», scrive il quotidiano, raccontando della casa vinicola Cittanina a Luján de Cuyo, in Argentina, e del ristorante “Coraje” aperto a Brera. Passione e coraggio, le stesse parole che definiscono il suo modo di stare in campo e che lo rendono, sempre più, una sorta di Javier Zanetti tatuato.
Nel quotidiano lavoro ad Appiano Gentile, Lautaro è anche una guida per i più giovani. «Aiuta Cristian Chivu a tirare su i talenti, a partire da Pio Esposito», evidenzia Repubblica, descrivendo un capitano protettivo, capace di alternare durezza e sensibilità. Con Cristian Chivu è diventato una spalla fondamentale, un riferimento umano prima ancora che tecnico. È questa la forza di Lautaro: la faccia di Bergamo, la faccia da capitano, la faccia dell’Inter.