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Chivu e il nodo rinforzi, Oaktree tra rigore e campo, mercato al bivio già alla partenza: i dettagli

Chivu e la gestione Oaktree, tra conti in ordine e necessità tecniche: la squadra regge, ma gennaio può diventare decisivo per il progetto
L’Inter di Cristian Chivu continua a viaggiare in alto in classifica, ma il tema dei rinforzi resta centrale. La proprietà Oaktree, dal suo insediamento, ha impostato una linea chiara: sostenibilità, controllo dei costi e investimenti solo se coerenti con i numeri. Una filosofia che ha permesso di ridurre il bond e mantenere i conti in ordine, ma che oggi si scontra con le esigenze del campo.
La sensazione, all’interno dell’ambiente nerazzurro, è che la rosa stia iniziando ad accusare il peso di una stagione logorante. Non tanto per qualità, quanto per energie mentali e freschezza. Chivu, subentrato in un contesto emotivamente fragile, ha finora svolto un lavoro di equilibrio importante, evitando scossoni che avrebbero potuto trasformare l’annata in un fallimento sportivo. Il rischio, però, è che senza correttivi il gruppo perda brillantezza proprio nei momenti chiave.
Da anni, ad Appiano Gentile, ruotano molti degli stessi protagonisti. Una continuità che ha garantito risultati, ma che oggi mostra qualche limite. La scelta di non rinnovare profondamente la rosa è stata spesso dettata dal principio del risparmio: cambiare costa, mantenere no. Una logica finanziaria che, però, nel calcio rischia di logorare motivazioni e dinamiche interne.
L’infortunio di Denzel Dumfries, fermo fino a marzo, ha aperto un buco evidente sulla corsia destra. Luis Henrique, arrivato in estate, non ha ancora convinto pienamente. I nomi circolati – da Raoul Bellanova a Norton-Cuffy – restano suggestioni. Piace molto Marco Palestra, ma l’operazione da circa 40 milioni rende l’affare complicato. L’identikit ideale resta quello di un esterno “alla Ivan Perisic”: motore, tecnica e capacità di coprire tutta la fascia.
In difesa, soprattutto se Francesco Acerbi dovesse lasciare, serve un mancino veloce, capace di agire da centrale o braccetto. Mario Gila è un profilo apprezzato, ma difficile da strappare a gennaio. Attenzione anche a Tarik Muharemovic. Sullo sfondo resta il tema Davide Frattesi: il centrocampista sembra al capolinea a Milano, con la Juventus interessata. L’Inter valuta tra 30 e 35 milioni, mentre i bianconeri spingono per un prestito oneroso con riscatto.
Gennaio dirà se Oaktree resterà fedele al rigore assoluto o se, per una volta, sceglierà di fare un passo verso il campo. Una scelta che potrebbe cambiare il destino della stagione nerazzurra.