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Bologna Inter, l’ennesima ingenuità condanna i nerazzurri. E Bisseck…

Bologna Inter, l’ennesima grave ingenuità condanna i nerazzurri all’eliminazione in Supercoppa italiana. E per quanto riguarda Bisseck…
“La potenza è nulla senza controllo”. Lo storico slogan pubblicitario degli anni ’90 sembra oggi il monito perfetto per Yann Bisseck, il possente difensore tedesco della Beneamata, almeno secondo Il Corriere dello Sport. Nonostante una fisicità dirompente e una propensione offensiva fuori dal comune, il centrale classe 2000 è inciampato nuovamente in un’ingenuità pesante durante la sfida di Supercoppa tra Bologna e Inter, macchiando una prestazione fino a quel momento autorevole.
L’ingenuità che ha cambiato la partita a Riyadh
Il match era iniziato sotto i migliori auspici per la compagine milanese, passata subito in vantaggio grazie a un guizzo di Marcus Thuram, il centravanti francese celebre per la sua velocità e l’abilità nel puntare l’area. Tuttavia, un fallo di mano scomposto di Bisseck ha regalato un rigore al Bologna, annullando l’inerzia positiva che il gruppo di Cristian Chivu stava gestendo con sicurezza. Non è la prima volta che lo “spilungone” nerazzurro cade in simili errori: già in passato, contro Genoa e Lazio, i suoi interventi fuori tempo avevano causato pesanti penalità ai meneghini.
Margini di miglioramento: la cura Chivu per il talento tedesco
Sebbene pochi giorni prima, a Marassi, Bisseck avesse risolto la gara contro il Genoa superando Nicola Leali, reattivo portiere rossoblù, la sua esuberanza rimane un’arma a doppio taglio. Il tecnico Cristian Chivu, l’ex carismatico difensore del Triplete oggi alla guida dei nerazzurri, dovrà lavorare molto sulla psicologia del ragazzo. Chivu, noto per la sua capacità di far crescere i giovani talenti, sa bene che la maturità richiede tempo e sacrifici.
Con l’assenza forzata di Francesco Acerbi, l’esperto centrale difensivo leader della retroguardia, i nerazzurri hanno estremo bisogno della solidità di Bisseck. Il tedesco possiede tutte le caratteristiche moderne per brillare nel calcio attuale, ma deve imparare a gestire la propria foga agonistica nelle zone nevralgiche del campo. Solo eliminando queste disattenzioni infantili, il numero 31 potrà consacrarsi definitivamente come un top player della compagine milanese.