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Mkhitaryan Inter, amarezza dopo la Supercoppa: «Inspiegabile non chiudere le partite»

Mkhitaryan Inter analizza l’eliminazione a Riyadh: il centrocampista nerazzurro sottolinea le tante occasioni create contro il Bologna
Nel dopo gara amaro della Supercoppa Italiana persa dall’Inter contro il Bologna, una delle voci più lucide è stata quella di Henrikh Mkhitaryan. Il centrocampista armeno, come spesso accade, ha scelto parole misurate ma incisive per fotografare il momento vissuto dai nerazzurri a Riyadh, soffermandosi su un tema ricorrente della stagione: le occasioni create e non concretizzate.
Mkhitaryan non ha nascosto la frustrazione per quanto visto in campo, soprattutto nella gestione degli ultimi metri:
«Inspiegabile» è il termine che ha utilizzato per definire la difficoltà dell’Inter nel trasformare il gioco prodotto in gol. Un concetto che l’armeno ha poi spiegato nel dettaglio, facendo riferimento a una squadra capace di costruire tanto ma incapace di chiudere le partite.
«Una cosa inspiegabile, stiamo creando tantissimo ma non finalizziamo. Stiamo lavorando anche in allenamento, ma bisogna aspettare…», ha dichiarato Mkhitaryan, evidenziando come il problema non sia legato all’impegno o alla preparazione, ma a un blocco che si manifesta nei momenti decisivi delle gare.
Il centrocampista nerazzurro ha poi allargato il discorso alla gestione complessiva delle partite, indicando una strada chiara per il futuro:
«Bisogna lavorare per chiudere le partite il prima possibile». Un passaggio che richiama direttamente quanto accaduto contro il Bologna, con l’Inter avanti nel punteggio e incapace di sfruttare le occasioni per mettere al sicuro il risultato.
Mkhitaryan ha respinto l’idea di una squadra priva di cattiveria agonistica, ma ha ammesso che serve un salto di qualità sotto il profilo della concretezza:
«Non manca il cinismo, lavoreremo a testa bassa per cambiare». Un messaggio di responsabilità collettiva, senza alibi e senza puntare il dito su singoli compagni.
Le parole di Mkhitaryan fotografano un’Inter che produce gioco e occasioni, ma che paga a caro prezzo gli errori sotto porta. L’eliminazione dalla Supercoppa lascia scorie evidenti, ma anche la consapevolezza che il lavoro quotidiano resta l’unica via per invertire la tendenza. Ora la risposta è attesa dal campo, perché creare non basta più: serve tornare a essere decisivi.