Supercoppa Italiana, Inter eliminata e Bologna in finale
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Supercoppa Italiana, Inter eliminata a Riad: la disamina sulla Waterloo di Chivu in Arabia

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Supercoppa Italiana amara per l’Inter: dopo il Milan anche i nerazzurri salutano Riad. Il Bologna di Italiano resiste, soffre e vince ai rigori

L’ambiziosa Milano non mangia il panettone in Arabia Saudita. Dopo il Milan, anche l’Inter saluta la Supercoppa Italiana e rientra in Italia con più di un rimpianto. A contendersi il trofeo con il Napoli, nella finale di lunedì, sarà un Bologna orgoglioso e resiliente, capace di giocarsi una storica doppietta dopo il recente trionfo in Coppa Italia.

La squadra di Vincenzo Italiano, allenatore dei rossoblù, non ha incantato con il solito pressing asfissiante e il dominio del gioco, ma ha dimostrato di saper vincere anche in un altro modo. Ed è proprio questo il punto di forza sottolineato dalla Gazzetta dello Sport: sacrificio, organizzazione e capacità di soffrire. Colpito a freddo dopo appena due minuti dal gol di Marcus Thuram, attaccante francese classe 1997 dell’Inter, il Bologna ha reagito con carattere, trovando il pareggio al 35’ su calcio di rigore trasformato da Riccardo Orsolini, esterno offensivo e leader tecnico degli emiliani.

Nella ripresa i rossoblù hanno faticato a ripartire, ma si sono difesi con ferocia, rischiando poco e sfiorando addirittura il colpo del ko al 91’ con Giovanni Fabbian, centrocampista cresciuto proprio nel vivaio nerazzurro. Ai rigori, poi, è arrivata la consacrazione, con il sigillo finale di Ciro Immobile, ex centravanti di Simone Inzaghi, oggi al Bologna.

Per l’Inter, invece, resta la sensazione di una grande occasione sprecata. I nerazzurri hanno creato e concluso di più, ma – come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport – possono imputare la sconfitta solo a se stessi. Presunzione dopo il vantaggio lampo, leggerezza difensiva sul rigore concesso da Yann Bisseck, difensore tedesco classe 2000, e sperperi offensivi, accentuati dalle parate decisive di Federico Ravaglia, portiere del Bologna. A completare il quadro, tre rigori sbagliati nella serie finale, con quello di Ange-Yoan Bonny che diventa il simbolo della notte interista.

Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha provato anche soluzioni nuove, come la coppia Thuram-Bonny dall’inizio, ma ora il vero nodo resta mentale. Questa Inter continua a fare e disfare, mostrando superiorità tecnica senza riuscire a tradurla in risultati. Un difetto che rischia di diventare cronico e che il tecnico rumeno dovrà provare a correggere.

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