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Pareggi Inter: perché la squadra di Chivu non conosce mezze misure

Pareggi Inter: una sola “X” in 21 partite, un’anomalia che racconta la natura polarizzata della stagione tra vittorie nette e sconfitte nei big match
La stagione dell’Inter guidata da Cristian Chivu, tecnico rumeno subentrato lo scorso anno, si sta sviluppando all’insegna dell’estremo. In 21 partite complessive tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, i nerazzurri hanno raccolto 15 vittorie e 6 sconfitte, senza quasi mai imboccare la via dell’equilibrio. Un solo pareggio, infatti, risale all’esordio dell’allenatore nel Mondiale per Club: l’1-1 contro il Monterrey a Pasadena. Da allora, la squadra ha vissuto soltanto trionfi o cadute, alternando momenti di dominio totale ad altri di fragilità evidente.
Il fenomeno è analizzato oggi da Repubblica, che richiama una celebre massima di Rudyard Kipling esposta a Wimbledon: un invito a tenersi alla larga sia dal trionfo sia dalla disfatta. Un monito che, secondo il quotidiano, risuonerebbe con forza anche alla Pinetina, vista la marcata “montagna russa” emotiva e tecnica che la squadra sta attraversando.
Pareggi Inter: numeri estremi tra gol segnati, reti subite e sconfitte maturate sempre nei finali
Il tratto più evidente della gestione Chivu è la dicotomia tra brillantezza offensiva e vulnerabilità nei finali. I nerazzurri hanno segnato 32 gol, più di chiunque altro nella parte alta della classifica, ma al tempo stesso hanno incassato 13 reti, il dato peggiore tra le prime sei. Un paradosso che racconta una squadra potente nella produzione offensiva ma meno solida in fase di contenimento, soprattutto contro avversarie di alto livello.
Le sconfitte infatti si concentrano nei big match e, spesso, negli ultimi minuti: il colpo di testa di Gimenez al 93’ contro l’Atletico Madrid, il diagonale di Adzic al 91’ nella sfida con la Juventus, fino al rigore trasformato da Szoboszlai all’88’ nella serata stregata di San Siro contro il Liverpool. Episodi che mostrano una difficoltà a gestire gli ultimi possessi e la pressione dei grandi palcoscenici.
Nonostante gli scivoloni, la stagione resta apertissima: in Champions, i nerazzurri sono ancora vicini alla vetta del girone; in campionato si trovano a un solo punto da Milan e Napoli, attualmente appaiate al comando. L’assenza di pareggi, nell’era dei tre punti, non rappresenta necessariamente un danno: massimizza i potenziali guadagni, ma espone a oscillazioni pesanti quando arrivano le sconfitte.
L’Inter di Chivu, dunque, è una squadra che non conosce mezze misure. Una qualità che può esaltare o rischiare di compromettere gli obiettivi stagionali, a seconda della capacità di correggere i dettagli e trasformare le montagne russe in un percorso più lineare e consapevole.