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Inter Venezia è la partita del riscatto: tante conferme e tante novità tra le fila di Chivu. Le ultime

Inter Venezia è stata una partita ricca di aspetti positivi. Prestazione di carattere per i nerazzurri allenati da Cristian Chivu
La larga vittoria per 5-1 ottenuta a San Siro contro il Venezia consegna ai nerazzurri il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, dove a febbraio affronteranno la vincente di Roma-Torino. La serata, però, non ha avuto solo valore sportivo: per Cristian Chivu, tecnico dell’Inter, era l’occasione per valutare la condizione e l’affidabilità di chi aveva fino a questo momento trovato meno spazio.
Secondo l’analisi del Corriere della Sera, il Venezia – unica squadra di Serie B ancora in corsa – ha scelto di cambiare interamente l’undici titolare rispetto al campionato, rendendo il confronto poco equilibrato. Nonostante ciò, l’Inter ha impiegato poco più di mezz’ora per indirizzare la partita, confermando concentrazione e qualità. Tra le indicazioni più significative c’è il rientro di Henrikh Mkhitaryan, centrocampista esperto che non giocava dal 25 ottobre: il suo ingresso ha portato in dote un assist per il gol di Ange-Yoan Bonny, autore del 5-1 finale.
Segnali da Frattesi, Martinez e Diouf
Nel gruppo delle seconde linee si è messo in evidenza Davide Frattesi, mezzala dinamica che ha costruito l’azione dell’1-0 di Andy Diouf e fornito anche il cross per la rete di Marcus Thuram, tornato al gol dopo oltre due mesi. La sua prestazione, più brillante rispetto a quelle viste recentemente, rappresenta un segnale di crescita e di fiducia per Chivu.
Serata particolare anche per Pepo Martinez, portiere spagnolo alla prima apparizione dopo il drammatico incidente stradale del 28 ottobre. Pur non essendo stato particolarmente impegnato, la sua presenza tra i pali rappresenta un passo importante nel suo percorso di ritorno alla normalità sportiva.
La nota più intrigante riguarda però Andy Diouf, centrocampista classe 2003 che Chivu ha riproposto da esterno destro nel 3-5-2. Pur non essendo un quinto naturale, il francese ha risposto con corsa, personalità e un gol di qualità, vedendosi negare la doppietta solo da un salvataggio sulla linea di Venturi. Le sue caratteristiche lo collocano progressivamente nelle gerarchie dell’allenatore, soprattutto in un periodo segnato dalle assenze contemporanee di Denzel Dumfries e Matteo Darmian.
Una rosa sempre più ampia
Tra i cori discriminatori che hanno macchiato la serata e il livello modesto dell’avversario, l’Inter esce comunque da questo ottavo di finale con certezze rafforzate e qualche risorsa in più da considerare. La stagione è lunga e Chivu potrà contare su una rosa che continua ad ampliarsi in termini di soluzioni, alternative e fiducia.