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Caressa, l’analisi del giornalista sulla vittoria nerazzurra: «Lautaro un fenomeno: mi ricorda Agüero e Gerd Müller»

Caressa sul suo canale YouTube ha elogiato il capitano argentino! Le parole del giornalista sul numero 10 nerazzurro e sulla sua ultima prova
Sul suo canale YouTube, Fabio Caressa, uno dei telecronisti più riconoscibili del panorama sportivo italiano, ha commentato l’ultima vittoria dell’Inter e la prestazione di Lautaro Martínez, centravanti argentino classe 1997 e leader tecnico della squadra di Cristian Chivu. L’analisi del giornalista è stata ricca di dettagli, aneddoti e paragoni illustri, a conferma del grande apprezzamento che riserva da anni al capitano nerazzurro.
Caressa ha spiegato quanto la serietà di Lautaro sia un tratto distintivo apprezzato dai compagni e dagli avversari, ricordando anche le parole di Alessandro Florenzi, esterno del Milan e collega in Nazionale, che nei mesi scorsi lo aveva elogiato con una metafora colorita.
LAUTARO, IL SEGRETO – «Io ho un debole per questo giocatore. Alla Gala del Calcio dice cinque parole, non ride mai, ma è il suo bello: è serio. Florenzi ha detto una cosa bellissima: quando parte un calcio d’angolo prima ti dà una botta, poi te ne dà un’altra. Te mena e poi va sul pallone».
Caressa ha poi analizzato il gol realizzato dal capitano nerazzurro, mettendo in luce la capacità di calciare d’incontro con rara precisione e potenza.
PARAGONI ILLUSTRI – «Quando segna con quei sinistri sotto l’incrocio è un fenomeno. Come finalizzatore mi ricorda Agüero. Io che ho ricordi più lontani, uno come Gerd Müller: dentro l’area ti fa impazzire, la mette sempre dentro».
Il giornalista ha sottolineato anche l’impegno senza palla dell’argentino, definendolo un esempio di generosità e leadership.
LA SQUADRA DI CHIVU – «L’Inter è fortissima, non metto un dubbio. Mi piace tantissimo Chivu. Se ci ragiono sopra non trovo difetti, però ogni tanto è un po’ leziosetta, un po’ fragile quando viene presa in velocità».
Caressa ha poi evidenziato come la stagione sia estremamente equilibrata, con molte squadre raccolte in pochi punti e un livello di competitività raramente visto negli ultimi anni.
EQUILIBRIO IN SERIE A – «Stanno tutte lì, è inutile fare pronostici. Forse non c’è mai stato negli ultimi vent’anni un campionato con così tante squadre e così pochi punti».
Il commento finale lascia trasparire fiducia nei confronti dell’Inter, ma anche consapevolezza delle insidie di un torneo ancora lunghissimo e aperto a ogni possibile scenario.