Altobelli a Mediaset: «Ho un augurio per i miei 70 anni»
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Altobelli a Mediaset: «Ho un augurio per i miei 70 anni. Tutti erano preoccupati di Chivu ma…»

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L’ex bomber nerazzurro, Alessandro Altobelli, in occasione del suo 70° compleanno si è soffermato anche sull’Inter di Chivu

Intervistato da Sport Mediaset in occasione del suo 70° compleanno, Alessandro Altobelli si è espresso così.

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L’AFFETTO RICEVUTO PER IL MIO COMPLEANNO – «Non me lo aspettavo, forse neanche lo meritavo».

SUI TIFOSI – «Il calcio va avanti per loro».

COME NASCE IL SOPRANNOME SPILLO? – «Non posso dimenticarlo. Mi è stato dato quando giocavo nel Latina, arrivavo in ritiro con il pullman e il maestro mi portava nello spogliatoio. Lui mi chiamò Spillo perché ero alto e magro e da quella volta mi chiamano tutti così».

SULL’ITALIA DI GATTUSO – «Dopo la sconfitta con la Norvegia non possiamo parlarne bene. Ma ho fiducia, avremo gli spareggi fra qualche mese. È una squadra giovane, che ha qualità e ha passione. Non appena si ritrovano tutti insieme e tutti insieme lottano per un qualcosa come Gattuso questa squadra può darci soddisfazioni. Il calcio italiano è sempre stato un calcio bello e ha avuto risultati: 4 Mondiali e 2 Europei».

IL MIO RAPPORTO CON L’INTER – «È la mia famiglia. Quando voglio andare alle partite sono sempre invitato. Ora vado un po’ meno, più va sull’età e meno cose faccio. Ringrazio tutte le squadre dove ho giocato, cominciando dal Brescia, il Latina che mi ha lanciato, ho giocato alla Juve con Boniperti e Agnelli. Mi sono tolto tante soddisfazioni. Ricordo volentieri Fraizzoli. Devo dire che neanche io forse mi aspettavo una carriera così bella, poi campionato del mondo vincere la finale e segnare capita a pochi nella vita».

SULL’INTER DI CHIVU – «Tutti erano preoccupati di Chivu, non sapevano se potesse essere all’altezza. Oggi leggo che sa di calcio. Ma del resto chi ha giocato il calcio lo capisce. Tutto sta a farlo entrare nella testa dei giocatori».

LA FAVORITA PER LO SCUDETTO? – «Napoli e Inter hanno qualcosa di più rispetto alle altre. Ma Roma, Juve anche sono squadre che hanno fatto una buona campagna e che giocano un buon calcio, ottimi allenatori: sarà un campionato complicato».

IL MIO GOL PIÙ IMPORTANTE? – «Il 3 a 0 della finale della Coppa del Mondo. Tanto che anche Pertini ha esultato. Il gol più bello è la rovesciata all’Inter con il Nantes. Ma ognuno si può scegliere quello che preferisce».

COME SI VIVE IN QATAR? – «Prima commentavo per la tv qatariota il calcio italiano. Adesso vado spesso in Kuwait: mi piace raccontare il calcio all’estero».

IL MIO PROSSIMO GOL A 70 ANNI? – «Mi auguro tanto di poter festeggiare anche gli 80, i 90 e i 100. Ma non dipende da me. Quello che dipendeva da me l’ho fatto, questo non dipende da me».

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