Damiani tra Ausilio e Tare: «Due top nel loro ruolo. Ausilio non ama gennaio, al Milan serve un bomber»

Damiani analizza il mercato: elogio ai dirigenti, retroscena su Rocchi e giudizio sulle strategie di gennaio in programma per i nerazzurri

In vista del derby, Oscar Damiani ha parlato a Tuttosport soffermandosi non tanto sulla sfida tecnica tra Cristian Chivu e Massimiliano Allegri, quanto sul tema mercato e sui protagonisti dietro le scrivanie. L’agente ha elogiato sia Piero Ausilio (direttore sportivo dell’Inter) sia Igli Tare (attuale dirigente del Milan), con cui ha lavorato più volte nel corso degli anni.

STIMA PER ENTRAMBI — «Sono due cari amici e posso solo parlarne bene, non per il rapporto che ci lega ma perché sono due top nel loro settore e i risultati ottenuti parlano per loro. Non a caso anche grazie al loro lavoro Inter e Milan sono tornate ai vertici».

Damiani ha sottolineato come entrambi abbiano carattere forte e idee chiare, ma anche una grande capacità diplomatica nel mediare con agenti e proprietà.

RETROSCENA SU TARE — «Una trattativa complessa con Tare fu quella per il rinnovo di Rocchi alla Lazio. Non si trovava la quadra con Lotito e si mise in mezzo lui per mediare. È un decisionista, ma sa fare gli interessi del club. Oggi al Milan ha sviluppato anche una vena da psicologo».

Secondo Damiani, il club rossonero ha bisogno di completare la rosa con un attaccante da 20 gol a stagione:

«Al Milan manca un bomber da 20 gol. Tare proverà a prenderlo, anche se il mercato di gennaio offre poco».

ELOGI AD AUSILIO E ALLA SUA SCALATA — «Piero è bravissimo e negli anni ha saputo destreggiarsi in situazioni societarie complesse, traendo sempre il massimo. È un esempio per chi vuole fare il direttore sportivo: partito dal settore giovanile, ha fatto una scalata incredibile».

Damiani ha citato diverse operazioni concluse insieme — da Radu a Karamoh, passando per Akinsammiro e Agoumé — e ha aggiunto un rimpianto sul talento francese oggi al Siviglia:

«Gli ho sempre detto che sarebbe diventato un grande giocatore, peccato non abbia trovato spazio all’Inter».

MERCATO DI RIPARAZIONE —
«Ausilio non ama molto il mercato di gennaio e i nerazzurri sono già forti così».

Un derby che si gioca in campo, ma anche nelle strategie dei dirigenti: equilibrio, diplomazia e identità di mercato alla base del lavoro di Ausilio e Tare.

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