Hanno Detto
Gattuso grintoso: «Irlanda del Nord squadra fisica, guardiamo con fiducia. Sullo stage e su Chiesa posso dirvi questo»

Il commissario tecnico dell’Italia, Gennaro Gattuso, si è espresso così dopo il sorteggio dei playoff per i Mondiali 2026
Dopo l’esito dell’urna di Zurigo, Gennaro Gattuso, Commissario Tecnico della Nazionale, ha analizzato a Sky Sport la semifinale playoff contro l’Irlanda del Nord per l’accesso ai Mondiali 2026. L’allenatore calabrese ha descritto i prossimi avversari come una squadra estremamente fisica e dotata di una mentalità che li porta a non mollare mai. Gattuso ha ribadito la necessità di affrontare la sfida con fiducia, pur ammettendo che il percorso di crescita del gruppo deve proseguire.
Sul fronte tattico, l’ex tecnico di Milan e Napoli ha spostato l’attenzione dai numeri ai concetti: per lui il problema attuale non risiede nel modulo, sia esso 3-5-2 o 4-4-2, quanto nella fragilità mentale ed emotiva mostrata recentemente. L’obiettivo primario è eliminare gli errori gratuiti visti nelle ultime uscite. Gattuso ha poi toccato il tema degli stage, auspicando maggior tempo per lavorare col gruppo, prima di chiudere con una stoccata diretta a Federico Chiesa. Riguardo l’esterno offensivo del Liverpool, il CT è stato chiaro: la sua assenza non dipende dallo staff tecnico, che lo convoca regolarmente, ma è una problematica che riguarda esclusivamente il giocatore stesso.
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SULL’IRLANDA DEL NORD – «Irlanda squadra fisica, con mentalità che non molla mai. Dobbiamo giocarcela. Sapevamo che saremmo dovuti passare dai playoff, il nostro è un percorso da migliorare. Guardiamo con fiducia».
STAGE? – «Non sta a me decidere, abbiamo un presidente. Normale che più giorni abbiamo per stare insieme, meglio è. Ci rivedremo alla trentesima di campionato, i giochi sono quasi fatti. Devo pensare a come stare a contatto coi giocatori, per parlare non solo di calcio».
MODULO – «Il problema non è tattico, 3-5-2 o 4-4-2, i moduli hanno pro e contro. In questo momento dobbiamo lavorare sulla nostra fragilità, quando facciamo le cose fatte bene siamo competitivi. Non possiamo fare errori come quelli dell’altra sera. I moduli avremo tempo, studieremo gli avversari, come dovremo affrontare l’Irlanda del Nord e vedremo come fare meno danni possibili».
SU CHIESA – «Il problema di Chiesa lo sapete bene. Io lo chiamo a ogni convocazione, il problema non è Gattuso o il suo staff che non lo vedono. Il problema ce l’ha lui, non noi».