Napoli Inter, Libero prende posizione: «Ci vorrebbero più partite così e meno 0-0». Poi il riferimento al rigore

Napoli Inter, Libero prende posizione: «Ci vorrebbero più partite così e meno 0-0». Poi il riferimento al calcio di rigore su Di Lorenzo

Il Napoli si aggiudica lo scontro diretto contro l’Inter, battendo i nerazzurri per 3-1 al Maradona e tornando in testa alla classifica. Una vittoria importante per la squadra di Antonio Conte, che infligge alla Beneamata la terza sconfitta in otto giornate di campionato. Secondo l’analisi del quotidiano Libero, la partita è stata decisa da due momenti cruciali, due “turning point” che hanno indirizzato l’inerzia del match. Il primo è stato il calcio di rigore, definito “molto dubbio”, concesso ai partenopei nel primo tempo per il contatto tra Henrikh Mkhitaryan e Giovanni Di Lorenzo. Conte ha insistito affinché lo calciasse Kevin De Bruyne: il belga ha segnato, ma si è infortunato nell’esecuzione, dovendo uscire. Paradossalmente, l’uscita del fuoriclasse ha giovato al Napoli, che è tornato agli schemi dello scorso anno, liberando la corsa e gli inserimenti di Scott McTominay e André-Frank Zambo Anguissa.

La lite Conte-Lautaro carica il Napoli

Il secondo momento chiave è arrivato poco dopo il gol del 2-1 siglato su rigore da Hakan Çalhanoğlu, che aveva riaperto la partita. Una lite accesa tra Antonio Conte e il capitano nerazzurro Lautaro Martínez ha infiammato gli animi a bordocampo. L’attaccante argentino sperava forse di dare una scossa ai suoi e intimorire gli avversari, ma l’effetto è stato l’opposto: il Maradona si è infuocato, il Napoli ha accelerato e, cinque minuti dopo, Anguissa ha trovato il gol del definitivo 3-1, chiudendo i conti.

Scudetto apertissimo, campionato “psicologico”

Una gara dalla sceneggiatura ingarbugliata, dunque, che riporta il Napoli in vetta ma non scioglie le riserve su chi sia la vera favorita per lo Scudetto. Questo campionato, sottolinea Libero, non regala certezze e vive di grande equilibrio. Il quotidiano conclude con una riflessione: forse bisogna abituarsi a un nuovo concetto di competitività, meno legato allo spettacolo puro e più basato sui nervi, sulla tenuta mentale e sulle “sottotrame” narrative, come le rivalità e i desideri di rivincita che hanno caratterizzato proprio la sfida tra Napoli e la squadra di Cristian Chivu.