Hanno Detto
Marinozzi sicuro: «Chivu ha fatto bene a non cambiare troppo, Akanji ha portato qualità in costruzione»

Marinozzi, giornalista e telecronista, ha parlato a Fontana di Trevi, dove era ospite. Tra i temi toccati, anche l’Inter. Questo il suo commento
Andrea Marinozzi, giornalista esperto, è stato ospite a Fontana di Trevi dove ha discusso del lavoro di Cristian Chivu all’Inter e dell’inserimento del nuovo acquisto Manuel Akanji nella squadra. Marinozzi ha analizzato con attenzione come il tecnico rumeno abbia gestito la squadra, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra il cambiamento e la continuità.
SUL LAVORO DI CHIVU – «Non è una rivoluzione quella di Chivu, giusto non cambiare. Non c’è stato il cambio di forma della squadra, è cambiata pochissimo ma è migliorata, ha una rosa più lunga».
SULL’INSERIMENTO DI AKANJI – «Akanji ha portato tantissimo, soprattutto in costruzione».
Marinozzi ha parlato in particolare del contributo di Akanji, arrivato dal Manchester City. Secondo il giornalista, il difensore svizzero ha apportato qualità alla fase di costruzione del gioco dell’Inter, migliorando il possesso palla e la fluidità nelle transizioni difensive. La sua capacità di giocare con i piedi ha reso l’Inter più solida e dinamica, favorendo un gioco più impostato dal basso.
SULLA STRATEGIA DI CHIVU E DELLO STAFF – «Chivu è intelligente a non cambiare, più facile perché alcuni membri del suo staff c’erano anche con Inzaghi: Cecchi uno stratega di alto livello, lo conosco personalmente, c’era con Inzaghi, il capo dei match analyst è lo stesso. Il gruppo non è cambiato, ha portato sue idee con Kolarov, Palombo, anche sui calci piazzati, ad esempio difende in maniera differente, a zona».
SULLE CONNESSIONI IN CAMPO – «La squadra vive sempre di connessioni e relazioni: a sinistra quando giocano Dimarco e Mkhitaryan e Bastoni è un’altra cosa. E si è aggiunta una connessione: quella tra Akanji e Bastoni».
Un altro punto chiave per Marinozzi è stato l’aspetto delle relazioni in campo tra i giocatori. L’intesa tra Dimarco, Mkhitaryan e Bastoni è stata evidenziata come una delle forze della squadra. Inoltre, la connessione tra Akanji e Bastoni è diventata un’arma importante in fase difensiva, creando una solida linea che ha messo in difficoltà le squadre avversarie.
SUI RISULTATI E LA GESTIONE DEL GRUPPO – «Le relazioni che ha questa squadra non dovevi toccarle, poi nei rapporti umani è cambiato perché sono persone differenti. Era giusto toccare pochissimo e lo ha fatto. Unendo le proprie idee con quelle del gruppo storico».
Marinozzi ha concluso sottolineando come, nonostante l’arrivo di nuovi elementi e l’introduzione di idee diverse, l’Inter abbia mantenuto un gruppo coeso. Chivu, con grande intelligenza, ha saputo rispettare l’equilibrio delle relazioni esistenti, aggiungendo il proprio contributo senza stravolgere l’assetto della squadra.
In sintesi, Marinozzi ha lodato la gestione di Chivu, che è riuscito a migliorare l’Inter senza forzare cambiamenti drastici, integrando gradualmente i nuovi innesti e mantenendo una forte coesione tra i giocatori. Il lavoro del tecnico rumeno sembra promettere bene per il futuro della squadra.