Mkhitaryan Inter, con Inzaghi era ‘insostituibile’ ma con Chivu la musica è cambiata: la gestione del tecnico

Mkhitaryan Inter, con Inzaghi era ‘insostituibile’ ma con Chivu la musica è cambiata: la gestione del tecnico sull’armeno e tutta la squadra

Il Corriere dello Sport analizza il lavoro di Cristian Chivu nella gestione della rosa dell’Inter in questo avvio di stagione. Una delle principali novità sotto la sua guida è l’introduzione di un turnover più marcato, che coinvolge sia i titolari che le riserve, senza dare priorità a una competizione rispetto all’altra. Questo approccio si sta consolidando sempre più, con Chivu che ha effettuato numerosi cambi nel corso delle ultime partite.

Chivu ha scelto di ruotare i giocatori in modo più ampio rispetto a quanto faceva Simone Inzaghi nella scorsa stagione. Inizialmente, le modifiche nella formazione erano minime, con solo 2 o 3 cambi nelle partite contro Udinese, Juventus e Ajax. Tuttavia, nelle ultime uscite, il numero di cambi è aumentato significativamente: 4 contro Sassuolo, 6 contro Cagliari, 7 contro Slavia Praga e di nuovo 6 contro la Cremonese. Questo trend indica una chiara volontà di Chivu di dare spazio a più giocatori, cercando di mantenere alta l’intensità della squadra senza sacrificare la qualità del gioco.

Mkhitaryan e Dimarco: il cambio di ruolo e i nuovi protagonisti

Un altro aspetto interessante riguarda la gestione dei singoli giocatori. Henrikh Mkhitaryan, centrocampista armeno, era uno degli uomini più impiegati da Inzaghi, finendo come il 5° giocatore più utilizzato. Tuttavia, sotto la guida di Chivu, Mkhitaryan ha visto una gestione più attenta, scendendo all’11° posto nella lista dei giocatori con più presenze. Al contrario, Federico Dimarco, che la scorsa stagione era l’8° più utilizzato, ha visto un’impennata nelle sue presenze, arrivando addirittura al 3° posto nella classifica dei più impiegati.

Questi cambiamenti sono parte del processo di evoluzione tattica che Chivu sta cercando di introdurre, con l’obiettivo di rendere l’Inter ancora più competitiva, specialmente in vista delle prossime sfide difficili in Serie A e Champions League. La sfida con Roma e Napoli sarà il banco di prova definitivo per testare il rendimento di questa nuova filosofia di rotazioni e gestione della rosa.