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San Siro, colpo di scena sulla delibera per la cessione: emerge questo problema

San Siro, le ultime sul nuovo progetto per la vendita dell’impianto a Inter e Milan in vista delle prossime stagioni. I dettagli
Un inatteso colpo di scena scuote la politica milanese e apre nuovi interrogativi sul destino di San Siro. La delibera relativa alla cessione dei diritti sulla Grande Funzione Urbana, che include il celebre stadio di Milano, non potrà approdare in Consiglio comunale come previsto. La notizia è stata resa nota da Carlo Monguzzi, consigliere del gruppo Europa Verde-Beppe Sala Sindaco, attraverso un post molto critico pubblicato su Facebook: «Dilettanti allo sbaraglio. La sinistra triste si fa ostruzionismo da sola».
Il tema è di primaria importanza, perché si tratta di un passaggio chiave per definire il futuro dello stadio condiviso da Inter e Milan, entrambi in attesa di capire se l’impianto potrà essere rinnovato o se sarà necessario accelerare i progetti di costruzione di nuove strutture.
San Siro, la delibera non “licenziata” in Commissione
Il caso è esploso a Palazzo Marino, dove l’opposizione ha sfruttato il regolamento consiliare riuscendo a mettere in difficoltà la maggioranza. In Commissione, infatti, è venuto a mancare il numero legale necessario per il via libera formale, il cosiddetto “licenziamento”, condizione indispensabile affinché la delibera potesse arrivare in Aula.
Monguzzi ha ricostruito la vicenda nel suo post, sottolineando che il documento non potrà essere discusso in Consiglio proprio a causa di questo passaggio mancato. Due commissioni, quelle di Bilancio e Urbanistica, avevano provato a portare avanti la procedura, ma la minoranza è riuscita a bloccarle. La Commissione Sport, invece, non ha ancora affrontato il tema, mentre altre tre (Ambiente, Legalità e Affari Istituzionali) non hanno completato la fase istruttoria perché escluse da una precedente seduta congiunta.
San Siro, futuro incerto per Milan e Inter
Questa situazione genera grande incertezza anche sul fronte sportivo. Le due principali società calcistiche cittadine, Milan e Inter, seguono con attenzione l’evolversi della vicenda, perché da questa delibera dipende una parte significativa della strategia futura legata agli stadi. Senza un quadro chiaro, i progetti di ristrutturazione o di nuova costruzione rischiano ulteriori ritardi.
Il rinvio della delibera rappresenta quindi un problema politico ma anche sportivo ed economico, visto che lo stadio di San Siro continua a essere un tema centrale non solo per la città, ma anche per le ambizioni dei due club. La strada per la maggioranza, come sottolineato da Monguzzi, appare ora in salita, mentre la minoranza ha dimostrato di saper sfruttare le regole istituzionali a proprio favore.
Il futuro di San Siro resta così sospeso tra intrighi politici e strategie di opposizione, con i destini di Milan e Inter inevitabilmente legati a un dibattito che si annuncia ancora lungo e complesso.