Hanno Detto
Cugini duro: «Inter, serviva un mercato diverso. I dubbi sulla programmazione si riflettono sulla squadra»

Cugini allarma la squadra di Chivu: «La ripetitività degli errori è un problema. L’Inter deve fare chiarezza sulla sua programmazione»
Intervistato da TMW Radio, il giornalista Mimmo Cugini ha espresso il suo punto di vista sul momento dell’Inter e sulle scelte della dirigenza. Cugini ha evidenziato che la squadra, nonostante alcune individualità di valore, non sembra essere al livello sperato, soprattutto in Champions League. Secondo il giornalista, il mercato dell’Inter non è stato adeguato per affrontare le sfide europee con una nuova mentalità, ed è per questo che ci sono dei dubbi sulla programmazione. Dopo una stagione difficile, e in vista della presenza di Chivu in panchina, Cugini ha ritenuto che fosse necessaria una campagna acquisti più incisiva, con almeno un grande colpo che avrebbe potuto rinnovare profondamente la squadra e dare una nuova energia.
Cugini ha anche parlato della Juventus, definita una squadra «molto solida» e tra le più promettenti insieme al Napoli. Pur non avendo ottenuto grandi risultati europei sotto la guida di Conte, la Juve ha giocatori di grande esperienza, come De Bruyne, che possono fare la differenza in competizioni di alto livello. D’altro canto, ha espresso dubbi sulla fiducia che si può avere nell’Inter al momento attuale, facendo riferimento alla ripetizione degli errori visti già nella passata stagione, in particolare quelli legati alla gestione delle partite decisive.
Il tema della Champions League è stato centrale nell’intervento di Cugini, che ha anche menzionato l’Atalanta come una squadra che, pur avendo poche aspettative, potrebbe puntare agli ottavi di finale, cercando di divertirsi. Infine, Cugini ha aggiunto che l’Inter sembra ancora “bloccata” dal trauma subito nella finale di Champions dello scorso anno. Nonostante la presenza di Chivu, i giocatori rimasti in rosa sono ancora legati al calcio di Inzaghi, e questo non aiuta la squadra a trovare la propria identità.